Chi siamo

Our main activity is Economy and Finance themes. We study the market development and the economical news coming from different countries in particular U.S., Europe and Japan. We elaborate all data by a software – Pythia – with the purpose to make forecasting about the trend of the most important Stock Exchange index and the process of the main currencies and commodities.

Il nostro pane quotidiano è lo studio di ciò che riguarda l'Economia e la Finanza. Seguiamo gli andamenti dei mercati e le notizie economiche provenienti dai vari paesi con particolare attenzione agli Stati Uniti, l'Europa ed il Giappone. Elaboriamo i dati tramite un software - Pythia - con lo scopo di effettuare previsioni sugli andamenti degli indici di borsa, sulle valute e sulle principali commodities.

PYTHIA takes the name by the priestess who pronounced the oracles at Delfi’s sanctuary.

In our case, take inspiration from the origin of the name, it is “our oracle” represented by an artificial neural Network with the purpose to pointout the future way of stock index, currencies and commodities.

PYTHIA trae il nome dalla sacerdotessa che pronunciava gli oracoli nel santuario di Delfi.

Nel nostro caso, ispirandosi all'origine del nome, rappresenta il "nostro oracolo" nelle vesti di una rete neurale artificiale

(ANN "Artificial Neural Network") che ha il compito di indicarci la direzione futura dei mercati azionari, delle valute e delle commodities.



lunedì 9 dicembre 2013

Il 9 Dicembre 2013 un giorno da ricordare?

A partire dal giorno 9 dicembre l'italia si fermerà tutta per dire basta allo scempio quotidiano che ci viene mostrato da anni.
Politici corrotti, collusi con la mafia, sperpero di denaro pubblico, distruzione del territorio, distruzione della grande capacità produttiva e lavorativa, aziende che falliscono o che fuggono in altri paesi dove lavorare non è reato. Si ormai l'italia è il paese adatto solo a chi viene a delinquere o a farsi mantenere dal nostro lavoro.
Questa politica è ormai arrivata al capolinea e questo stato è prossimo al fallimento. Loro lo sanno ma ci vogliono tenere buoni, con false promesse mentre loro si riempiono le tasche con le ultime rapine fatte nei confronti delle famiglie e delle aziende.
La collusione tra stato e mafia ha raggiunto ormai il suo apice e nessuna istituzione è in grado di fermare questo degrado.
Ogni giorno ci mostrano nuovi casi di corruzione e di sperpero del denaro pubblico e secondo loro noi dovremo starcene buoni ad aspettare che loro facciano l'ennesima truffa politica di un finto cambiamento con le primarie. I politici sono sempre quelli e dietro loro ci sono sempre i soliti galoppini paraculati che hanno vissuto e vivono del nostro lavoro e dei nostri sacrifici.
Ebbene noi non siamo più disposti ad accettare tutto questo. Ora fermiamo l'italia. Ora dovranno scendere loro e andare a lavorare come abbiamo fatto noi per anni per mantenere questi parassiti che hanno portato la tassazione a livelli insostenibili e che hanno portato le paghe dei lavoratori a livelli da terzo mondo.
Il 9 Dicembre , tutti uniti, senza nessuna bandiera di partito tutti in strada a fermare questo scempio.
State in contatto con noi attraverso i siti internet e i vari social network.
Il 9 Dicembre non ci sono più scuse, non ci si lamenta più. I ladri sono loro e se ne devono andare via.
E' dovere di tutti fare questo, altrimenti tutti noi, i nostri figli, le nostre aziende non avranno futuro. Non dividiamoci come hanno fatto per anni loro dividendoci in categorie, per meglio controllarci. Il nemico è comune a tutti e si chiama stato --ladro-mafioso italiano.
Sono anni che ci chiedono sacrifici, sono anni che le banche truffano le aziende e le famiglie e nessuna inversione di tendenza è stata fatta. Questo è significativo per dire che lo stato non c'è più ma esiste una sola kasta fatta di politici, banchieri, giudici, industriali, centri di potere che vogliono la nostra morte.
Non possiamo più tollerare la repressione che viene fatta dalle forze di stato che, nascoste da leggi ipocrite non permettono alla gente di lavorare e di produrre. Leggi inapplicabili che fanno fuggire le aziende all'estero o fatte fallire. Leggi fatte apposta per coprire inutili posti di burocrati strapagati mentre la gente non ha un reddito.
Una spesa statale che ha raggiunto livelli scandalosi e che nessuno vuole tagliare perché vorrebbe dire colpire i lor ostessi amici, parenti e leccapiedi pagati per produrre nulla , anzi per fare danni ulteriori.
Ora le cose devono cambiare. Non ci facciamo più fregare da questo o quel partito, da falsi nuovi profeti che vivono di politica ormai da vent'anni. Ora il popolo decide da solo e la decisone è che se ne devono andare loro.
Quindi aggregatevi, parlate con la gente, non sperate nei mezzi d'informazione gestiti dal potere che li finanzia per dire solo quello che fa comodo loro.
State in contatto con noi . Esiste un solo volantino ufficiale, e per il 9 dicembre tutti in strada, che si fermino tutte le attività per far vedere loro che non siamo più disposti ad accettare di essere loro sudditi.
Siamo la maggioranza silenziosa che ha detto BASTA, loro invece sono la minoranza parassita che vive del nostro lavoro e delle nostre tasse.
Forza, tutti insieme ce la faremo.

lunedì 2 dicembre 2013

Verification PYTHIA forecasts valid for the month of November 2013

In October 2013, our oracle PYTHIA had provided 6 forecasts for the following indexes and commodities valid for the month of November 2013. All predictions have proved correct, with an accuracy of 100.0%.
Index
SP500                                   bullish                  ok
DOW JONES                      bullish                  ok          
Nikkei                                  bullish                  ok
DAX                                      bullish                 ok


COMMODITIES

GOLD                                   BEARISH                              ok

OIL                                        BEARISH                             ok



Year to date we have published 22 predictions with an accuracy of 100%.

In 2012 we published 26 provisions of 23 correct.

 In total, between 2012 and 2013, we announced 48 provisions of 45 correct and 3 wrong with an accuracy of 93.7%.

The forecasts produced by PYTHIA are shown to the students during the training courses held by the association  EXPANDIT CULTURAE.


 https://sites.google.com/site/expanditculturae/eventi

Verifica previsioni PYTHIA valide per il mese di Novembre 2013




Nel mese di  Ottobre 2013 il nostro oracolo PYTHIA aveva fornito  6 previsioni sull’andamento dei seguenti  indici e commodities  valevoli per il mese di Novembre 2013. Tutte le previsioni si sono rivelate corrette, con una precisione quindi del 100.0%.
Indici
SP500                                   rialzista                               corretta
DOW JONES                      rialzista                               corretta              
Nikkei                                  rialzista                                corretta
DAX                                      rialzista                               corretta


COMMODITIES

GOLD                                   RIBASSISTA                        corretta

OIL                                        RIBASSISTA                       corretta

 Da inizio anno abbiamo  pubblicato 22 previsioni con una precisione del 100%.

Nel 2012 avevamo rese pubbliche 26 previsioni di cui 23 corrette.

 In totale tra il 2012 e il 2013 abbiamo rese note 48 previsioni di cui 45 corrette e 3 errate con una precisione del 93.7%.

 Le previsioni elaborate da PYTHIA vengono illustrate agli allievi durante i corsi di formazione tenuti dall’associazione EXPANDIT CULTURAE.

  https://sites.google.com/site/expanditculturae/eventi

venerdì 29 novembre 2013

La stangata fiscale che i giornali non raccontano.

Leggendo la legge di stabilità scopriamo che una bella fetta dei soldi necessari per le coperture dovrebbero arrivare da una razionalizzazione dei regimi di agevolazione fiscale.
 La razionalizzazione, secondo il Governo, sarà fatta entro il prossimo 31 gennaio.
In pratica, quello che non si è riuscito a fare in  anni sarà fatto in poco più di due mesi.
Voi ci credete? Noi no e neppure il Governo visto che ha provveduto ad inserire nel testo della legge la cosiddetta   “clausola di salvaguardia”. Se entro la fine di gennaio il taglio selettivo delle agevolazioni fiscali non sarà stato possibile, allora si provvederà con un taglio lineare.  Tutte le detrazioni al 19% passeranno al 18% e poi al 17% nel 2015.
Oltretutto la clausola è retroattiva e  sarà valida a partire dai redditi del 2013,  per essere incassata subito con le dichiarazioni del 2014.
Quali sono questi sgravi fiscali che saranno ridotti automaticamente? le  spese mediche,  le detrazioni per gli interessi sui mutui prima casa , le erogazioni liberali al terzo settore , le spese funebri per citarne alcuni.
In pratica si riprendono i soldi più in busta paga che la manovra vuol restituire ai lavoratori.

Con una mano danno …… e con due prendono.


mercoledì 27 novembre 2013

L'Italia ha un futuro

L'Italia ha un futuro,
i nostri politici sono i migliori
non ci credete? ascoltateli e .....fate voi

giovedì 21 novembre 2013

Forecasts for the main financial markets

Forecasts on the financial markets valid for the month of November processed by PYTHIA.
A teaching purposes and for those who could not attend our courses we publish forecasts of our oracle PYTHIA about the performance in November of the following indices and commodities.

INDICES

SP500 bullish
DOW JONES Bullish
Nikkei bullish
DAX bullish


COMMODITIES

GOLD BEARISH

OIL BEARISH

Previsioni sull'andamento dei principali mercati finanziari

Previsioni  sull’andamento dei mercati finanziari valide per il mese di Novembre elaborate da PYTHIA.
A scopo didattico e per chi non ha potuto frequentare i nostri corsi pubblichiamo le previsioni del nostro oracolo PYTHIA riguardanti l’andamento nel mese di  Novembre dei seguenti indici e  commodities.
INDICI
SP500                  RIALZISTA
DOW JONES       RIALZISTA
NIKKEY               RIALZISTA
DAX                     RIALZISTA
COMMODITIES
GOLD                   RIBASSISTA    

OIL                         RIBASSISTA     

mercoledì 20 novembre 2013

Banca Mondiale. Italia il paese più tartassato.

L’Italia è il Paese Ue più tartassato dal fisco.
E' quanto risulta dal rapporto Paying Taxes 2014, compilato dalla Banca Mondiale.

Il carico fiscale totale (Total Tax rate) che grava sulle imprese italiane è il più elevato in Europa, pari al 65,8% degli utili , contro una media Ue e Efta calata al 41,1% dal 42,6% e una media mondiale in flessione dal 44,7% al 43,1%. In pratica le nostre aziende pagano quasi il 50% in più rispetto alla media mondiale.


sabato 28 settembre 2013

Complimenti la Troika colpisce ancora

L’Università di Atene chiude per i tagli
Il Senato dell’Università Nazionale  di Atene (EKPA) nella sua sessione straordinaria del 23 settembre 2013 riscontra:

l’ oggettiva e assoluta impossibilità dell’Università di Atene di svolgere le sue funzioni didattiche, di ricerca e amministrative;
che l’incomprensibile insistenza del ministero della pubblica istruzione e delle religioni, delle riforme amministrative e dell’e-government in scelte che minano direttamente l’istruzione superiore delle nuove generazioni in Grecia, che sono la sostanziale speranza per superare la crisi sociale e finanziaria nei prossimi anni, non può in nessun modo essere accettata.
che i ministeri della pubblica istruzione e delle riforme con calcoli di contabilità infondati e approssimazioni, indegni delle istituzioni responsabili di uno stato civile, e nella più totale opacità, emarginano la prima università del paese e dei Balcani, che offre ininterrottamente dal 1837 un importante contributo per la didattica, la ricerca e la società, contribuendo allo sviluppo del paese.
Il Senato, quindi, decide di ricorrere ai tribunali competenti del paese e a quelli europei, sulla base dei suoi diritti costituzionali e delle Convenzioni Internazionali sullo spazio comune nell’istruzione superiore.

Il Senato dell’Università Nazionale  di Atene informa con mestizia l’opinione pubblica che l’Università di Atene è costretta contro la propria volontà a dover cessare l’immatricolazione di nuovi studenti, lo svolgimento degli appelli, le sessioni di laurea e in generale qualsiasi altra attività accademica e sociale, nonché dell’impossibilità di adempiere ai suoi compiti internazionali.

Il Senato infine rivolge una calorosa richiesta a qualunque istituzione competente affinché anche all’ultimo momento vengano sospese le dolorose misure a danno dell’Università di Atene.


venerdì 12 luglio 2013

Italiani!! Prendete i soldi (se ancora ne avete) e scappate!!


Tra poco più di un anno entrerà in vigore il Fiscal Compact e quindi da allora e per i successivi 20 anni dovremmo cercare di  riportare il debito pubblico dall’attuale 130% circa del Pil al 60%.

Quindi prepariamoci a subire nuove tasse e ulteriori tagli di spesa per il recupero di circa 50 miliardi di euro all’anno per venti anni!!

Facciamo un po’ di conti……..

I nostri governanti stanno tirando avanti da mesi il teatrino delle marionette per un si o un no dell’IMU sulla prima casa. Tutto per  portare nelle casse l’esiguo importo di circa 4 milardi di euro. Mesi  per rinviare o non rinviare  l’aumento dell’iva. Anche cosi non più di altri 4 miliardi di euro.  Come anche  l’introduzione di una nuova imposta di consumo del 58,5% su sigarette elettroniche e relativi liquidi. Ma quanto devono ancora escogitare per raggiungere le cifre di cui sopra?

A questo punto viene spontaneo chiedersi quale potrebbe essere il comportamento dei  governi del prossimo ventennio di “dittatura finanziaria”? La storia ci insegna qualche cosa.

Negli ultimi vent’anni i vari governi che si sono avvicendati in Italia, di qualsiasi schieramento politico siano stati, ci hanno avuto imposto  tutti la stessa ricetta: 20% di tagli di spesa e  80% di nuove tasse.

Quindi il conto è presto fatto!! Aspettiamoci circa 10 miliardi di tagli di spesa pubblica! Ma cosa penseranno di tagliare?

Ovvio che gli F35 non si toccano! Neanche il Parlamento può opporsi, come ha ammonito il Consiglio supremo della Difesa in un comunicato, diffuso al termine di una riunione tenutasi al Quirinale e presieduta dal capo dello Stato, Giorgio Napolitano.

Tagli agli sprechi e ai privilegi? Difficile! visto che su questi si basa gran parte del consenso elettorale di alcune forze politiche.

Ma a questo punto viene da chiedersi…. Ma che fine ha fatto la spending review? Vi rispondo io.

La spending review  conteneva una serie di disposizioni mirate al contenimento della spesa pubblica corrente che avrebbero dovuto liberare  svariati miliardi di euro da destinare alla riduzione della pressione fiscale (ah! ah! ah!).

 Innanzitutto avrebbe dovuto occuparsi del costo del personale della pubblica amministrazione. La previsione era un taglio fino al 40% del personale amministrativo, arrivando ad “intaccare” anche gli organici delle forze armate.

Poi si sarebbe provveduto alla razionalizzazione del patrimonio pubblico riducendo le spese dei Ministeri, fino, addirittura, all’abolizione delle Province (????). .

Ad oggi di tutto ciò cos’è stato effettivamente realizzato? Praticamente nulla!!

 La “barzelletta” della “spending review” trova conferma nel fatto che dagli stessi documenti ufficiali della Finanza Pubblica risulta che i consumi intermedi della pubblica amministrazione sono previsti nel 2017 in aumento.

Una spending review che “espande” la spesa pubblica invece di ridurla!

Comunque resta sempre possibile la “ricetta greca”. Ingredienti? taglio di qualche migliaio di dipendenti pubblici ed ai “fortunati” che restano una bella riduzione a metà dello stipendio; cancellazione dell’assistenza sociale; limitazioni alle pensioni. Così ci saranno immediatamente disponibili  una decina di miliardi!

Peccato che  manchino ancora all’appello circa 40 miliardi l’anno per venti anni!!!!

Da dove si possono prelevare?

Ma dalla ricchezza degli italiani, naturalmente! Questa, da sempre, costituisce una preda golosa per i sempre affamati e ingordi burocrati.

In base ai dati resi noti da Bankitalia, sappiamo che il patrimonio degli italiani è costituito da:

Attività reali  per circa 6.000 miliardi di euro

Attività finanziarie per circa  3.500 miliardi di euro

Passività finanziarie per circa 900 miliardi di euro.

Queste due macro classi di attività, dedotte dalle passività, costituiscono la ricchezza netta degli italiani. Il suo ammontare è pari  circa a 8.600 miliardi di euro.

Qualche tempo fa, il Capo Economista della Commerzbank, Jörg Krämer,   ha auspicato l'applicazione di un'imposta patrimoniale del 15% sulle attività finanziarie in possesso dei risparmiatori italiani (titoli di stato, obbligazioni, depositi, e via dicendo). Questa era stata vista come un’ottima “ricetta” per  ridurre il debito pubblico entro il 100% in ragione del Pil.

Ora, se mai questa “ricetta” venisse applicata,  cerchiamo di capire come gli italiani potrebbero essere “depredati” dei loro risparmi.



Ricchezza mobiliare ed immobiliare delle famiglie italiane in miliardi di euro                                                                        

                                                                           

Abitazioni                                                        5.027

Fabbricati non residenziali e Terreni                    588

Oggetti di valore                                                 125

Impianti, macchinari, attrezzature, avviamenti       237

Totale                                                             5.977

E’ evidente come la parte prevalente della ricchezza è costituita da abitazioni ed è già tassata dall'IMU e da altre imposte. Le stesse imposte che gravano sui fabbricati non residenziali e sui terreni.

Gli oggetti di valore, essendo per lo più costituiti da beni non registrati (oro, gioielli, oggetti di antiquariato,  dentiera del nonno)  sfuggono alla possibilità di poter essere tassati, per il semplice fatto che il fisco  non ne conosce la collocazione e quindi la proprietà.

 Gli impianti, i macchinari, le attrezzature e  gli avviamenti, rientrando per lo più nelle disponibilità delle imprese per l'esercizio delle proprie attività,  potrebbero essere tassati, ma con un maggior aggravio sulle imprese stesse che già scontano livelli di prelievo fiscale vicino al 70%

I “furbacchiotti” che ci mal governano potrebbero nascondere il maggior prelievo fiscale rivalutando le rendite catastali (già abbondantemente rivisitate) e aggiungendo qualche punto percentuale  al prelievo (già esageratamente esoso) IMU. Ovviamente una tassazione di questo genere, anche solo di qualche punto percentuale,  farebbe precipitare il valore degli immobili.

Oltretutto, sempre i nostri “mal-governanti “sembra non sappiano che il possesso di  immobili non equivale al possesso della liquidità necessaria a pagare le imposte!

Quindi è ovvio che gli effetti di un intervento di questo genere sarebbero fortemente recessivi.

Certo che l’operazione sarebbe mascherata da una cortina fumogena “condita” ad hoc da esenzioni per prima casa (non si tocca!!), da una maggiore progressività ottenuta attraverso estrosi calcoli, e da detrazioni dal valore degli immobili gli eventuali mutui (no!! Dai!! stavo scherzando!! Non posso immaginare tanta…onestà!!).

Vediamo, ora, qualcosa sulla ricchezza finanziaria

Ricchezza finanziaria delle famiglie italiane in miliardi di euro                                                                                      

                                                                                           

Contanti                                                                         114

Depositi bancari e postali                                                983

Crediti commerciali                                                        100

Debito pubblico                                                             184      

Obbligazioni e titoli e fondi                                          1.488

Azioni e partecipazioni societarie                                    698

Riserve tecniche di assicurazioni                                     680

Prima strategia: togliere il denaro contante. E' chiaro che tassare il contante, fino a quando questo rimarrà tale, sarà  impossibile. Per questo motivo, buona parte  del mondo politico, con l’aiuto di giornalisti di parte, è favorevole ad una progressiva abolizione del denaro contante. In tal modo, obbligatoriamente, questo verrebbe depositato nelle banche e quindi diverrebbe individuabile da parte del fisco, facendo emergere nuova materia imponibile da colpire.

 Per quanto riguarda le riserve assicurative….beh lì c’è da stare   tranquilli, con  governi sempre più proni ai voleri dei potenti lobbies finanziarie!

Un’imposta patrimoniale feroce potrebbe, invece,  colpire i fondi pensione e i fondi assicurativi, verso i quali si è cercato di  attirare un gran numero  di risparmiatori con  la speranza di  integrare (o forse più realisticamente: sostituire)  la sempre più "insperata" pensione erogata  dai vari enti previdenziali.

Gli investimenti finanziari (ossia in titoli di stato, obbligazioni, fondi comuni, azioni ecc), per loro natura, si prestano ottimamente  ad essere colpiti dal fisco.

Ovviamente, come per gli immobili, anche in questo caso assisteremo alla caduta dei loro valori sui  mercati finanziari.

Per  i titoli di stato vale un ulteriore rafforzamento alle usuali diaboliche manovre fiscali.

Si potrebbe, cioè, operare una “compensazione” tra il  rendimento e il debito d’imposta che potrebbe  scaturire dalla sua tassazione; trasformando cosi il risparmiatore-creditore in contribuente-debitore. In tal modo diminuirebbero gli  interessi debitori previsti o, nel caso, il capitale alla scadenza del titolo potrebbe essere decurtato. E, senza eufemismi, definirei questa operazione un default mascherato da tassazione.

Le obbligazioni bancarie, potrebbero essere facilmente sottoposte ad untaglio, cosicché  il risparmiatore si ritroverebbe, involontariamente,  a contribuire al salvataggio di qualche banca di medie o grandi dimensioni  che potrebbe trovarsi in stato di difficoltà. Cipro docet!

Ma di soldi ne servono proprio tanti e per tanti anni!! E’ quindi possibile che si possa arrivare  alla vendita dei famosi “gioielli di Stato”.

Cosa farebbe  il buon padre di famiglia in questi casi? Venderebbe i propri beni al miglior offerente! Cosa fanno i nostri politici? Svendono ai loro migliori amici!!

Immaginate , però, che fortuna per i grandi investitori stranieri!! Potranno acquisire immobili, aziende, marchi, titoli azionari italiani a due soldi, anzi,….a due euro!!!

Non ci credete? Pubblicherò un post su questo argomento!

Chi ci guadagnerà da questi ipotetici (ma non troppo) interventi finanziari? Non certo gli Italiani!! Loro ne usciranno sicuramente devastati anche  peggio dei Greci. E la devastazione, si sa, è terreno fertile per i germi della violenza!!

Le soluzioni? Innanzitutto, rivedere al più presto i trattati europei e chiedere il conto a chi ci ha portato nel baratro (e anche oltre!!)!

E……tutto inizierà tra esattamente tra 538 giorni! Siete ancora in tempo!

 P.S  a tutto questo dobbiamo aggiungere i soldi (tanti!!) che dobbiamo all’Europa per aver aderito al MES …. Ma questa è un’altra storia …

martedì 2 luglio 2013

Verifica previsioni PYTHIA valide per il mese di Giugno 2013

Nel mese di  Maggio 2013 il nostro oracolo PYTHIA aveva fornito  nove previsioni sull’andamento dei seguenti  indici e valute valevoli per il mese di Giugno 2013. Tutte le previsioni si sono rivelate corrette, con una precisione quindi del 100.0%.

 Da inizio anno abbiamo  pubblicato sedici previsioni con una precisione del 100%.

Nel 2012 avevamo rese pubbliche 26 previsioni di cui 23 corrette.

 In totale tra il 2013 e il 2013 abbiamo rese note 42 previsioni di cui 39 corrette e 3 errate con una precisione del 92.8%.

 Le previsioni elaborate da PYTHIA vengono illustrate agli allievi durante i corsi di formazione tenuti dall’associazione EXPANDIT CULTURAE.

  https://sites.google.com/site/expanditculturae/eventi


SP500                   RIBASSISTA          ok
DOW JONES       RIBASSISTA          ok
NASDAQ             RIBASSISTA          ok
NIKKEY              RIBASSISTA          ok
DAX                     RIBASSISTA          ok
FTSE                    RIBASSISTA          ok
GOLD                  RIBASSISTA          ok
EUR/USD             RIALZISTA            ok

USD/YEN            RIBASSISTA          ok

Verification PYTHIA forecasts valid for the month of June 2013

In May 2013, our oracle PYTHIA had provided nine forecasts for the following indexes and cross rate valid for the month of June 2013. All predictions have proved correct, with an accuracy of 100.0%. 

Year to date we have published sixteen predictions with an accuracy of 100%.

In 2012 we published 26 provisions of 23 correct.

 In total, between 2013 and 2013, we announced 42 provisions of 39 correct and 3 wrong with an accuracy of 92.8%.

The forecasts produced by PYTHIA are shown to the students during the training courses held by the association  EXPANDIT CULTURAE.

 https://sites.google.com/site/expanditculturae/eventi

SP500                  BEARISH               ok
DOW JONES       BEARISH              ok
NASDAQ             BEARISH              ok
NIKKEY               BEARISH              ok
DAX                     BEARISH               ok
FTSE                    BEARISH               ok
GOLD                   BEARISH              ok
EUR/USD            BULLISH                ok
USD/YEN            BEARISH               ok

venerdì 21 giugno 2013

Beatrice Lorenzin è il nuovo ministro della Salute nel Governo Letta.

Beatrice Lorenzin, 42 anni, deputata Pdl, è il nuovo ministro della Salute nel governo Letta.
Titolo di studio?  semplicemente un diploma di liceo classico.
La neo ministra è a capo di uno dei ministeri più importanti e delicati ma da una lettura del suo curriculum non sembra avere alcuna competenza nel settore sanità. Ad esser sincero non riesco a capire quale competenze possa vantare per essere a capo di un qualsiasi ministero, ma questo è un mio problema!
La Lorenzin guida un ministero dal costo di oltre cento milioni di euro che pesa per un 15.8% del totale della spesa statale.
Da Wikipedia apprendiamo : “Durante il Governo Monti si è resa artefice della cancellazione dell'introduzione dei libri elettronici nella scuola italiana per rispondere a sollecitazioni veicolate dalla lobby delle case editrici come da lei stesso dichiarato in una sessione pubblica della Scuola Governiadi, da lei stessa organizzata, in una lezione del 2013”.

Brava Lorenzin! allego il filmato e per chiarezza vi consiglio di prestare attenzione ai minuti 4 e 45.



Pythia forecasts for June

educational purposes and for those who could not attend our courses publish forecasts of our oracle PYTHIA about the performance of June of the following indexes, commodities and currency exchange rate.

SP500                  BEARISH
DOW JONES       BEARISH
NASDAQ             BEARISH
NIKKEY               BEARISH
DAX                     BEARISH
FTSE                    BEARISH
GOLD                   BEARISH
EUR/USD            BULLISH
USD/YEN            BEARISH

                                

Previsioni PYTHIA di Giugno

A scopo didattico e per chi non ha potuto frequentare i nostri corsi pubblichiamo le previsioni del nostro oracolo PYTHIA riguardanti l’andamento di Giugno dei seguenti indici,  commodities e tassi di cambio di valute.

SP500                  RIBASSISTA
DOW JONES       RIBASSISTA
NASDAQ             RIBASSISTA
NIKKEY               RIBASSISTA 
DAX                     RIBASSISTA 
FTSE                    RIBASSISTA
GOLD                    RIBASSISTA     
EUR/USD            RIALZISTA

USD/YEN             RIBASSISTA                

martedì 4 giugno 2013

Il Porcellum è salvo !! hip hip urrà

Il Porcellum è salvo, la camera respinge la mozione Giachetti





Il parere del governo "morire per Maastricht"



era contrario



lunedì 3 giugno 2013

Fine del finanziamento pubblico ai partiti. E voi ci credete?

In questi giorni gli ossequiosi giornalisti italiani hanno dato risalto all’approvazione di un disegno di legge da parte dell’attuale governo “morire per Maastricht-Letta”.

Ovunque abbiamo letto titoloni del tipo: ”E’ stato abolito Il finanziamento pubblico ai partiti! “.
Ma come stanno veramente le cose?
Tanto per cominciare e per chiarire si tratta di un d.d.l., che significa “disegno di legge”.
Da non confondere con d.l. che sta per “decreto legge”. Quest’ultimo è un provvedimento provvisorio, ma avente forza di legge, adottato in casi straordinari di necessità e urgenza dal Governo, ai sensi dell'art. 77 della Costituzione della Repubblica Italiana. È inoltre regolato ai sensi dell'art. 15 della legge n. 400/1988. Entra in vigore immediatamente dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Se ne fa spesso largo uso, purtroppo anche a sproposito, in quelle circostanze nelle quali il Governo vuole ottenere dei risultati nell’immediato.
Per DDL o disegno di legge o progetto di legge, invece, si intende un testo, solitamente una bozza, costituente un atto destinato ad essere poi analizzato e, solo eventualmente, a tradursi in legge dopo un iter attraverso i vari organi legislativi competenti.
Quindi un atto che deve ancora essere presentato alle camere e….. poi chi vivrà vedrà!!
Ma lo scopo primario di questo atto era solo gettare fumo negli occhi e tenere buoni gli elettori. E con questo ddl lo scopo è stato evidentemente raggiunto!
Il primo comma dell’art. 1 del titolo I del DDL enuncia: “E’ abolito il finanziamento pubblico dei partiti”.
Ma qualcuno dovrebbe avvertire “morire per Maastricht-Letta” che il finanziamento pubblico ai partiti è stato già abolito con il referendum abrogativo promosso dai Radicali Italiani nell'aprile 1993 con il 90,3% dei voti. Ma forse è troppo giovane per ricordare?
Le successive norme hanno sempre parlato di “contributo per le spese elettorali”. In primis la legge n. 515 del 10 dicembre 1993.
Poi nella successiva legge n. 2 del 2 gennaio 1997, intitolata "Norme per la regolamentazione della contribuzione volontaria ai movimenti o partiti politici", è stata prevista la possibilità per i contribuenti di destinare il 4 per mille delle proprie imposte sui redditi al finanziamento di partiti e movimenti politici, direttamente in dichiarazione.
Per la cronaca, l'adesione alla contribuzione volontaria per destinare il 4 per mille ai partiti è stata minima.
Quindi, ci viene spontaneo chiederci: ma quale norma viene abolita con questa proposta di legge?
Ma proseguiamo la lettura del testo.
Nell’articolo 4 si prevede l’introduzione della possibilità per il contribuente di destinare il 2 per mille delle imposte sui redditi a favore dei partiti o dei movimenti politici o dello Stato. Da notare che è prevista l’assegnazione, proporzionalmente alle scelte fatte da altri, anche per quelle quote di imposte per le quali i contribuenti non hanno espresso alcuna scelta. Quote il cui valore ammonterebbe circa 330 milioni di euro.
 Se un cittadino fosse contrario alla devoluzione di parte delle sue imposte al finanziamento dei partiti potrebbe limitarsi a non destinare le somme, lasciando in bianco le caselle previste per le scelte nella dichiarazione dei redditi? No, non può!! Deve necessariamente esprimere la sua volontà di destinare le somme allo Stato o ai partiti, altrimenti il 2 per mille delle sue imposte verranno comunque assegnate in proporzione alle scelte effettuate dagli altri.

Caspita!!! Bel colpo mister “morire per Maastricht”!!!
Il Ministro Quagliariello ha però dichiarato che il governo ha previsto un tetto massimo di spesa annuo. Tetto ancora non quantificato.
In pratica, con il ddl presentato, l’attuale sistema di finanziamento ai partiti resterebbe perfettamente in piedi, anzi, si potrebbe addirittura assistere ad un aumento degli importi destinati a questi.
Altro aspetto importante è dato dalla prevista detrazione fiscalmente delle somme destinate ai partiti nella misura del 52% per importi tra i 50 e i 5.000 euro e il 26% per quelli tra 5.001 e i 20.000 euro.
Il paradosso è che, mentre per le spese mediche la detrazione è del 19% (con addirittura una franchigia di base), per le erogazioni ai partiti si può avere un beneficio del ben 52%!! Ottimo (per i partiti!!) e soprattutto equo!!
Ma non basta! Le somme derivanti da questo 2 per mille delle imposte sarà destinato a favore dei soli i partiti che abbiano almeno un deputato o un senatore eletto nelle ultime elezioni. Una chiara volontà di destinare le previste risorse pubbliche solo a favore di partiti esistenti.
Una vera forma di concorrenza sleale perpetrata, per di più, con i soldi di tutti i contribuenti 

venerdì 12 aprile 2013

Limiti al prelievo in contanti da conto corrente bancario o postale.


Proprio oggi sono venuto a conoscenza dell’ennesimo episodio in cui  un semplice cittadino vede rifiutato il SUO diritto di ritirare il SUO denaro da un impiegato di un ufficio postale di Roma . Motivo: la somma di danaro richiesta eccede i mille euro.
Volendo pensare alla buona fede degli uffici, si può ipotizzare una errata interpretazione delle vigenti leggi in materia di antiriciclaggio, ma ad essere più maliziosi viene in mente che qualcuno stia traendo in inganno i correntisti, motivando il proprio comportamento con l’applicazione delle norme sul contante secondo le quali sono sanzionati i pagamenti superiori alla soglia limite di € 1,000,00.
Come stanno davvero le cose? In verità non ci sono limiti ai prelievi in contanti presso gli intermediari finanziari poste o banche. Come pure non esiste alcuna norma che richieda la giustificazione allo sportello della motivazione di un prelevamento.
Per evitare tale sopruso si potrebbe, addirittura, procedere con una denuncia per appropriazione indebita.
Se un correntista ha dei risparmi in deposito, nessuno può rifiutarsi di restituirli al legittimo proprietario a suo esclusivo piacimento, visto che la titolarità dei soldi resta del risparmiatore e che, in ogni caso, la transazione è tracciata.
L’unica cosa che lo sportello può contestare è la mancata prenotazione della somma richiesta.
Cosa fare se l’ufficio postale o la banca rifiutano di farvi effettuare il prelievo?
Secondo il parere di diversi avvocati consultati, sussistono addirittura gli estremi per una denuncia, nei confronti dell'impiegato “reticente”, per  appropriazione indebita ex art. 646 cod. penale, reato punito con la reclusione fino a tre anni e con una multa fino a 1.030 euro. 
Di fatto ,sui prelievi e sui depositi allo sportello esiste la circolare dell'Abi dell’11 gennaio 2012, relativo a misure urgenti per il coordinamento della lotta contro la delinquenza di tipo mafioso ( Decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231 – Art 12 del D.L. 201 del 2011 – Prelievi e versamenti di contante)  questa cita testualmente :
“ omissis … pertanto, il limite di importo sopra indicato, avendo a riferimento i soli trasferimenti, non può trovare applicazione ad operazioni di versamento e di prelievo in contanti su conti correnti e libretti di deposito. In altri termini non può opporsi diniego alle predette operazioni di versamento e di prelievo in contanti richieste dal cliente.”
Questo non toglie che comunque esistono degli obblighi di controllo da parte di banche e poste. Innanzitutto gli istituti finanziari devono identificare e registrare le operazioni effettuate nei confronti di persone che abbiano un rapporto o che eseguano operazioni finanziarie. La norma ha il chiaro scopo di monitorare fiscalmente le operazioni che dovranno essere segnalate all’anagrafe tributaria. Dal 1° gennaio 2012, inoltre, gli intermediari devono comunicare ogni singolo movimento riferito ai rapporti continuativi e l'ammontare di ogni operazione fuori conto. Lo scopo? Chiaro! Creare la famosa banca dati del Fisco attraverso la quale lo stesso Fisco ora ha accesso ai movimenti del conto corrente.
La banca è poi tenuta a registrare alcune informazioni ai fini dell’antiriciclaggio come le operazioni che comportano movimentazioni pari o superiori ai 15.000 euro (anche in più tranche) o che possano far sospettare, per la loro natura e frequenza, attività di riciclaggio o terrorismo. La banca è tenuta a segnalare queste operazioni sospette.

Quindi di fronte a rifiuti a consegnarvi i soldi non abbiate alcun timore, ricordatevi che le somme depositate sono le vostre !!



venerdì 5 aprile 2013

E’ accettabile la confisca dei risparmi per salvare le banche … e non dite che non eravate avvisati!


Ormai sono senza vergogna!!
Una volta esisteva una netta separazione tra chi voleva rischiare con i propri capitali e chi invece aveva il diritto di vedere i propri risparmi tutelati. Chi mette i soldi sul proprio conto corrente non è uno speculatore! i risparmiatori devono essere tutelati e basta!
Dopo l’intervento su Cipro si è avuta la certezza di come funzionano le cose: se speculo e va bene  i guadagni sono enormi, se va male pagheranno altri!
Secondo Federico Ghizzoni amministratore delegato  di Unicredit è “accettabile la  confisca dei risparmi per salvare le banche, ovviamente a condizione che diventi una soluzione unica in Europa".
Secondo il manager "Far partecipare i risparmi non assicurati al piano di salvataggio delle banche è accettabile, posto che sia un opzione comune in Europa”.
L'Unione Europea, ha continuato il banchiere, dovrà però introdurre leggi identiche e condivise nei vari stati membri. "Non possiamo accettare una differenza tra paese e paese all'interno della stessa area. Bisogna che questa decisione venga presa non solo a livello europeo ma all'interno del Comitato di Basilea dove sono rappresentati tutti i Paesi. Altrimenti apriremmo le porte ad arbitraggi".
Certo mica scemo l’amministratore, che ne pensate ci faranno fare un referendum a questo proposito oppure va bene così, per il superiore interesse di ……. Fate voi!!!
Intanto Fitch lancia un allarme sul settore del credito del nostro paese. Per l'agenzia di rating, infatti, l'aumento degli oneri legati al deterioramento dei crediti, conseguenza di un'economia debole, continuerà per tutto il 2013 per le banche italiane.

Fitch ha confermato l'outlook negativo per i gruppi nazionali, che dovranno affrontare un altro anno difficile dominato dalle incertezze dell'economia.
Benissimo cari correntisti e ora non dite che non eravate  avvisati!!
Prossima mossa? Magari riduciamo l’uso del contante con l’alibi della lotta all’evasione, poi   ci penserà la Tecnocrazia europea a sistemare le cose!


L’euro è un condannato a morte?


L’Euro ha iniziato a manifestare il suo lato oscuro con la crisi del debito greco.
Presto i mercati finanziari hanno iniziato a prendere atto che anche Portogallo, Irlanda, Italia e Spagna non mostravano migliori condizioni. Tanto che sui media iniziò a girare l’acronimo PIIGS! Ultimamente Cipro e Slovenia sono finite nei guai. Chi sarà il prossimo candidato?
La crisi dell'euro sta entrando nel suo quarto anno e sicuramente non sarà l’ultimo.
L’unione monetaria ha bisogno, per un suo sano funzionamento, di unioni fiscali o bancarie, e la zona euro non ha questi necessari mezzi e non è neanche vicina all’attuarli!
Nel frattempo, i “difetti di costruzione” dell'euro continuano a risucchiare i suoi Paesi in una crisi sempre più profonda.
Recentemente Cipro è stata costretta ad accettare un piano di salvataggio dovuto alle conseguenze dell’haircut sul debito greco. Il prossimo candidato sembra essere la Slovenia.
Se questi Paesi avessero potuto contare su una propria Banca Centrale le cose sarebbero andate molto diversamente!
Il sistema “Euro” è stato costruito con delle grosse incongruenze al suo interno rendendolo, nel lungo termine, letale per molte economie.
Tanto per cominciare la zona euro non è ciò che gli economisti chiamano un’'"area valutaria ottimale". In altre parole è un progetto nato male. I suoi diversi membri sono troppo differenti e dovrebbero avere proprie diverse politiche monetarie. Ma questo non accade. La BCE ha una politica unica per tutti i 17 Paesi aderenti.
E ora questo metodo si sta rivelando particolarmente problematico per i Paesi del sud Europa, perché qui i i sistemi produttivi non sono competitivi rispetto a quelli del nord Europa.
Ci sono due modi per risolvere questo divario di competitività intra-euro.
Nel primo caso i salari del nord Europa crescono più rapidamente del normale mentre i salari del sud rimangono fermi. Nel secondo caso i salari del nord europeo crescono normalmente mentre i salari del sud Europa cadono. La differenza si manifesterebbe in un divario più o meno ampio dell'inflazione. In altre parole,  la differenza tra la politica attuale della BCE e una politica  più libera.
La scelta non è banale e le conseguenze sono molto diverse. La diminuzione dei salari renderà più difficile pagare i debiti innescando così un circolo vizioso. La BCE apparentemente sembra preferire una politica monetaria votata all’austerità piuttosto che correre il rischio di una maggiore l'inflazione, spingendo però, con tale scelta, i Paesi sempre più nel baratro .
Abbiamo ampliamente constatato che le politiche di austerità sono state un completo disastro. In realtà non hanno ottenuto altro che aumentare gli oneri del debito in tutta l'Europa meridionale, mentre la crescita si è ridotta più di quanto non si siano ridotti gli oneri finanziari.
L’Italia, con  ”l’esecutore fallimentare” Monti, è stata un esempio di scuola!
Ma anche l'Europa del nord ha i suoi problemi.
La Francia ha mancato il suo obiettivo di disavanzo.
L'Olanda, dopo gli aumenti fiscali e i tagli alla spesa, ha visto la sua economia contrarsi.
Anche la Germania sta considerando nuove misure di bilancio per il risparmio. In altre parole, l'euro è diventato un patto “suicida”.
Escludendo la Germania, poco più della metà di tutto il commercio di euro è tra i paesi membri. Ma con la cattiva politica della Bce, che spinge l'Europa meridionale alla depressione e il nord Europa verso la recessione, i Paesi della zona euro non possono  permettersi di avere tra loro maggiori scambi commerciali. Questo aggiunge un ulteriore grado di difficoltà sulla via del recupero per i paesi dell'Europa meridionale che, viceversa, avrebbero un estremo bisogno di esportare.
Un altro grosso problema è la forte interconnessione finanziaria tra i vari membri dell’Unione. Se le banche di un Paese possiedono obbligazioni di un altro Paese in crisi, i problemi di quest’ultimo necessariamente si trasformano in problemi anche per il primo. Questa conseguenza è di maggiore impatto soprattutto se le banche sono grandi rispetto all’ economia in crisi che le ospita.
Come si vede dal grafico, per esempio, una ristrutturazione del debito italiano avrebbe conseguenze catastrofiche per la Francia, con effetti a catena facilmente immaginabili.



Il sistema euro somiglia al Gold  Standard . Entrambi i sistemi tendono a diminuire la capacità di combattere le recessioni attraverso tassi di cambio fissi. Ma diminuire la capacità di combattere le recessioni rende più  facile per le recessioni stesse  trasformarsi in depressioni.

In finale, attraverso queste operazioni, tutta la pressione si scarica solo sui salari, il modo più doloroso di cercare di uscire dalle crisi!!
Ma, rispetto al progetto Euro, il Gold  Standard aveva un difetto di progettazione ancora più grande relativamente alla creazione di depressioni a causa della presenza di alcune asimmetrie che autoalimentavano tali recessioni. Anche l'euro mostra una pericolosa asimmetria: i Paesi debitori dell'area sono “costretti” a tagliare salari e deficit (vedi Grecia, Cipro), ma i Paesi creditori dell'euro non sono, dall’altro lato, costretti ad aumentare i loro salari e deficit. In altre parole, l'Europa settentrionale non sta facendo abbastanza per compensare la distruzione della domanda che si sta verificando in Europa meridionale. E così stiamo affondando tutti!

Ancora peggio! Questo collasso al rallentatore sta trasformando prestiti, che sarebbero altrimenti stati buoni, in perdite . Perdite che costringono prima a salvataggi estremi, ma che poi portano a crolli peggiori.
L'Europa sta “crocifiggendo” se stessa su una croce di euro! Il Gold  Standard del nuovo millennio!!
Ora, o il Blocco Nord dell'euro potrebbe decidere di lasciare che la BCE faccia di più. Oppure potrebbe decidere di iniziare a spendere di più. Ma potrebbe anche continuare così!!
Gli “Eurocrati” sembrano inspirati da una strategia miope di corto raggio, forse guidati da stupidità, forse da incapacità, forse da interessi personali o forse, ancora, da una strategia occulta di più ampio respiro. Strategia che non è nata in Europa e che, soprattutto, non vede i cittadini Europei come beneficiari. Ma, ancora di più, è una strategia che, sin dalle sue origini, vede nella Democrazia un ostacolo al raggiungimento dei propri obiettivi. La Democrazia, nell’ottica di questa strategia, dovrebbe essere sostituita da una Tecnocrazia non rappresentativa e non eletta (Vi fa pensare a qualche cosa o a qualcuno?).
 Per ora la Tecnocrazia Europea sta adottando misure volte unicamente al mantenimento della pressione sul blocco del sud al fine di attuare impopolari riforme del mercato del lavoro.
A quando la rivolta?




giovedì 4 aprile 2013

Caso Marò: le autorità indiane dovrebbero dare molte spiegazioni


Finora gli indiani non hanno potuto presentare una sola prova o testimonianza certa contro la petroliera Enrica Lexie e i fucilieri Salvatore Girone e Massimiliano Latorre nel luogo e nel momento in cui sono stati uccisi i due pescatori.
 L'unico dato ufficiale reso noto riguarda l'autopsia effettuata dal professor Sisikala, anatomopatologo del tribunale indiano, il quale riferì di aver trovato nei corpi delle due vittime pezzi di proiettili le cui dimensioni indicavano un calibro 7,62, più grosso del 5,56 utilizzato dai fucili italiani. Un proiettile compatibile invece con le mitragliatrici russe (o copie cinesi) PKM impiegate a bordo delle motovedette Arrow Boat che la Guardia Costiera dello Sri Lanka utilizza spesso per cacciare i pescherecci indiani che vanno a pescare abusivamente i tonni nelle acque cingalesi.
Ricordiamo inoltre che il tribunale di Kollam ha respinto la richiesta della presenza degli esperti italiani del Cis alla perizia balistica sulle armi della “Entica Lexie”. I due periti dei Carabinieri Paolo Fratini e Luca Flebus sono giunti in India per collaborare con la polizia  nel sequestro e nelle analisi sulle armi usate dai due fucilieri italiani lo scorso 15 febbraio. Perché gli  esperti dei carabinieri non sono stati ammessi?
Altra stranezza, uno degli elementi di prova, il peschereccio dove si trovavano i pescatori uccisi è stato demolito dallo stesso proprietario. Come mai un elemento di prova così importante non è stato posto sotto sequestro ed invece ne è stata consentita la demolizione?

Guarda il video

Intervista a Carlo Noviello comandante in seconda dell' Enrica Lexie


giovedì 21 marzo 2013

Follia collettiva o regia occulta?


Uno strano virus, stile Resident Evil, sembra essersi impossessato dei governanti di mezzo mondo. Lo scopo? Salvaguardia all’ultimo sangue degli interessi dei grandi gruppi finanziari.
Per il mondo bancario, ormai avvezzo ad effettuare operazioni speculative, sta arrivando il conto da pagare!
Per anni hanno infarcito e intossicato il pianeta con titoli di dubbia solvibilità. I bilanci si sono riempiti di strumenti derivati che, grazie all’effetto leva, hanno avuto come unico scopo la moltiplicazione  degli utili. Altre volte l’utilizzo di strumenti di ingegneria finanziaria ha avuto il solo scopo di “abbellire” i bilanci di aziende e di enti vari.
Finchè tutto sembrava andare bene gli azionisti hanno potuto contare su buoni dividendi. Ma chi si è più arricchito sono stati senz’altro i managers dei gruppi che hanno visto aumentare a dismisura i loro compensi insieme al loro potere.
Ora sta arrivando il conto da pagare …. ma purtroppo non saranno loro a pagarlo!
Qualche dubbio? Ve lo tolgo subito.
Anni fa in Italia le prove generali da parte dell’indimenticabile governo Amato con il prelievo forzoso dello 0.6% sui conti correnti.
Venerdì scorso la scellerata proposta europea al governo cipriota di prelevare “nottetempo” dai conti correnti dei cittadini una percentuale che va dal 6.75% al 9.9% sui depositi.
Ieri la Spagna ha approvato una modifica costituzionale che consente il prelievo “una tantum” dai conti correnti (prima era proibita). motivazione? uniformare la pressione fiscale tra le varie regioni!
Nel frattempo l'esecutivo in Nuova Zelanda sta valutando l'ipotesi di imporre in futuro una “confisca” in stile cipriota dei risparmi, per evitare un eventuale crack delle banche.
Ieri a Cipro il parlamento si è opposto al prelievo. Mi chiedo cosa sarebbe successo in Italia se a decidere ci fosse stato il vecchio parlamento del governo Monti. Probabilmente una ratifica a tempo di record!
Ma i nostri governanti sono nettamente più scaltri. Hanno preferito spennarci un poco alla volta. Molto meglio togliere soldi alla gente sotto varie forme e frazionando gli importi! Togli di più ma il popolo non se ne avvede e non scende in piazza, al massimo si rischia un’invasione di “grilli”.
Tornando a Cipro la partita non è conclusa. Come andrà a finire è ancora tutto da scoprire.
L’Unione europea ha macchiato la sua immagine per una manciata di euro. Non è saggio scambiare la fiducia con i soldi! Ed è esattamente quello che è stato fatto venerdì scorso.
Il denaro che serve a Cipro è inferiore a quanto ottenuto dalla Commerzbank per salvare il suo bilancio.
A tal proposito colgo l’occasione per rinfrescare la memoria al sig. Jörg Kramer, il quale si diverte a sparare amenità (vedi sua proposta di prelievo del 15% dai conti correnti italiani).
Ma forse è meglio chiarire con un pò di storia! Tra il 2008 e il 2009 la seconda banca tedesca fu salvata dagli aiuti pubblici. Il fondo “salvabanche” gli assicurò garanzie totali per 33 miliardi di euro. Ma il 2009, nonostante gli aiuti, restò un anno nero! 4.5 miliardi di perdite! Nel 2010 un effimero ritorno al profitto. Ma nel terzo trimestre del 2011 bilanci ancora in rosso!
I tedeschi non sono immuni da colpe e ora vogliono affossare le economie altrui per tornaconto proprio.
Mentre l’Unione Europea mostra il suo asservimento ai diktat tedesco, sono in corso colloqui a Mosca fra il ministro delle finanze cipriota, Michalis Sarris, ed il suo omologo russo, Anton Siluanov, con lo scopo di trovare una soluzione alla corrente crisi finanziaria dell’isola. I colloqui riguardano, non solo una rinegoziazione del debito scadente nel 2016, attualmente di 2,5 miliardi di euro e con un tasso del 4,5 %, ma anche un intervento russo volto al salvataggio di uno dei maggiori istituti di credito dell’isola in crisi, la Banca Popolare di Cipro, intervento che potrebbe ridurre la esposizione cipriota di ben 4 miliardi di euro!!. L’intervento naturalmente non sarebbe gratuito, nè economicamente nè politicamente. Infatti nella trattativa potrebbero rientrare, ad esempio, la cessione a Gazprom dei diritti sui depositi di gas naturale Offshore nei mari circostanti l’Isola e, ben più importante, la concessione di un porto dell’isola alla Marina Militare delle Federazione Russa. Se così fosse, i nostri “alleati” a Stelle e Strisce come pesate la possano prendere?
E Putin potrebbe essere il vincitore finale della partita!
Nell’immediatezza degli eventi il Presidente russo ha commentato come ingiusta l’ipotesi di una pesante tassazione dei conti correnti ciprioti. Forse ha voluto tranquillizzare i suoi connazionali sul fatto che i denari sarebbero rimasti sani e salvi nei loro “comodi” conti deposito!
Ora la lotta è tra governo e governo. E quando un governo fa un errore, un altro governo ne approfitta e tenta la mossa vincente.
Sono passati molti anni ormai da quando la classe politica europea faceva riferimento ad ogni sorta di norma morale!
Dopo le ultime decisioni degli euro-burocrati dell’Unione Europea di venerdì , i comportamenti di un ex ufficiale del KGB possono apparire ormai, in confronto, azioni volte alla libertà e mosse in rispetto dell’etica e del bene della gente comune.
Ma quale sarà il prossimo candidato alla richiesta di aiuti finanziari?
Potrei ipotizzare la Slovenia! Negli ultimi tempi è proprio la Slovenia che sta facendo i conti con una crisi economica e finanziaria di crescente entita' che, a breve, potrebbe rischiare di vederla trasformata in una nuova Grecia o in una nuova Cipro.
Il parlamento sloveno si appresta a dare l'incarico a un nuovo esecutivo, il cui obiettivo principale sara' quello di mettere in ordine i conti del sistema bancario in estrema difficolta'.
E se non dovesse riuscirci? Probabilmente incontrera' lo stesso destino della Grecia e, piu' di recente, di Cipro, vedendosi costretta a ricorrere agli aiuti internazionali.
Anche se il governo volesse ricapitalizzare le banche e consolidare le finanze pubbliche, non e' ben chiaro come potrebbe farlo, ha spiegato a Bloomberg Igor Masten, professore di economia alla Ljubljana Economics University.


Rara immagine di una riunione “a porte chiuse” di una importante istituzione di ministri finanziari e gruppi di 


potere intenti a decidere sul bene delle popolazioni.





sabato 16 marzo 2013

Shocking news from Cyprus red alert for all depositors


The source of the news is the daily Kathimerini in Athens in the Greek language is one of the leading newspapers in the country, enjoys a good reputation and is considered moderate guidance.
The Eurogroup has reached Friday night by an unprecedented decision by imposing a cut on all bank accounts to the banks of the island, with immediate effect, while cash withdrawals are not allowed for the time being, generating anger among citizens.
Along with the addition of funding up to € 10 billion compared to the European support mechanism, Cyprus will find more from € 7,000,000,000 to 7.5000000000 of privatization and a one-off levy of 6.75% on all accounts with current balance up to € 100,000, and 9.9% percent on accounts with a balance greater than € 100,000.
Already bank customers are gathering outside major banks and cooperatives, Sky television reported angry depositors who want it back their money.
For Cyprus, the depositors have been asked to save the banking system (regardless of whether the bank is solid or not) in the future there is no reason that depositors may be prompted to save the state.
For Italy, what future?

Notizia shock da Cipro allarme rosso per tutti i correntisti


La fonte della notizia è il quotidiano Kathimerini di Atene in lingua greca, è uno dei principali quotidiani del Paes, gode di buona fama ed è considerato di orientamento moderato.
L'Eurogruppo ha raggiunto nella notte di venerdì una decisione senza precedenti  imponendo  un taglio su tutti i conti bancari per le banche dell'isola con effetto immediato, mentre i prelievi di contanti non sono ammessi per il momento, generando rabbia tra i cittadini.
Insieme con l'aggiunta di finanziamenti fino a 10 miliardi di euro rispetto al meccanismo di sostegno europeo, Cipro dovrà trovare  altri 7-7,5 miliardi di euro provenienti  da privatizzazioni e da un prelievo del  6,75%  una tantum  su tutti i conti correnti con saldo fino a 100.000 euro, e del  9,9% per cento sui conti con saldo superiore ai 100.000 euro.
Già i clienti delle banche si stanno radunando al di fuori grandi banche e cooperative, la televisione Sky  ha riferito  di  depositanti arrabbiati che rivogliono indietro i loro soldi.
Per Cipro i depositanti sono stati chiamati a salvare il sistema bancario (a prescindere se la loro banca è solida o meno), in futuro nulla vieta che ai depositanti venga chiesto di salvare lo Stato.
Per l’Italia quale futuro?

mercoledì 13 marzo 2013

giovedì 14 febbraio 2013

What they have in common Italy and Greece?



The Greek parliamentary elections were held June 17, 2012. Consultations have taken place only a month after the previous election, after which  he had not been able to establish any parliamentary majority.
In Greece, there was a collapse of the two major parties, then, of those parties that had supported the austerity measures took by 'European Union and the International Monetary Fund. Forecasts vote for Italy foresee a drop of the Democratic Party, of the PDL and of the 'UDC parties who supported the government of technicians.
Greece, like Italy, was until  recently led by a government of experts, headed by former central banker Papademos, confidant of supranational powers (remind you of anything?)
Papademos has resigned before the natural end of the legislature, even Monti has not reached the natural end of the mandate.
Greece is crushed by a massive public debt that will not be able to repay, and this is a problem that affects primarily its main creditors, or large European banks. The same concerns also related to Italy, do you remember what always repeated television, newspapers and politicians? ...... "We were on the brink of the abyss" (yes and now we have made a step forward: -2.7% GDP, debt / GDP 127.3% 104,000 businesses close between failures and liquidations, the highest unemployment, the housing market collapsed).
Papademos, the premier technical, was placed at the head of the government to ensure firsthand that some of this debt was recovered, Monti also had to ensure the repayment of loan maturities.
In his short tenure, the former central banker has done nothing but follow the letter of the charges that came from the ECB and the IMF, strangling with tax  and cuts  an economy already in a deep coma, and picking up from the assets of individuals as value was possible. In Italy more taxes, increase VAT, establishment of the IMU, the TARES another blow similar to IMU postponed until this summer for electoral reasons, increases in excise taxes on fuel and more.
Papademos was a trustee in bankruptcy. Giving up his seat, the former prime minister greek has hinted that his task was concluded, that there was nothing more to be collected, the population had been squeezed to the maximum. Monti instead re-nomination .... good sign still need to strip the flesh off.
In Greece, the technicians are made by, and left the country in the hands of a jumble of parties that clearly have no any possibility of a bailout.
How it will end in Italy ?