Chi siamo

Our main activity is Economy and Finance themes. We study the market development and the economical news coming from different countries in particular U.S., Europe and Japan. We elaborate all data by a software – Pythia – with the purpose to make forecasting about the trend of the most important Stock Exchange index and the process of the main currencies and commodities.

Il nostro pane quotidiano è lo studio di ciò che riguarda l'Economia e la Finanza. Seguiamo gli andamenti dei mercati e le notizie economiche provenienti dai vari paesi con particolare attenzione agli Stati Uniti, l'Europa ed il Giappone. Elaboriamo i dati tramite un software - Pythia - con lo scopo di effettuare previsioni sugli andamenti degli indici di borsa, sulle valute e sulle principali commodities.

PYTHIA takes the name by the priestess who pronounced the oracles at Delfi’s sanctuary.

In our case, take inspiration from the origin of the name, it is “our oracle” represented by an artificial neural Network with the purpose to pointout the future way of stock index, currencies and commodities.

PYTHIA trae il nome dalla sacerdotessa che pronunciava gli oracoli nel santuario di Delfi.

Nel nostro caso, ispirandosi all'origine del nome, rappresenta il "nostro oracolo" nelle vesti di una rete neurale artificiale

(ANN "Artificial Neural Network") che ha il compito di indicarci la direzione futura dei mercati azionari, delle valute e delle commodities.



giovedì 21 marzo 2013

Follia collettiva o regia occulta?


Uno strano virus, stile Resident Evil, sembra essersi impossessato dei governanti di mezzo mondo. Lo scopo? Salvaguardia all’ultimo sangue degli interessi dei grandi gruppi finanziari.
Per il mondo bancario, ormai avvezzo ad effettuare operazioni speculative, sta arrivando il conto da pagare!
Per anni hanno infarcito e intossicato il pianeta con titoli di dubbia solvibilità. I bilanci si sono riempiti di strumenti derivati che, grazie all’effetto leva, hanno avuto come unico scopo la moltiplicazione  degli utili. Altre volte l’utilizzo di strumenti di ingegneria finanziaria ha avuto il solo scopo di “abbellire” i bilanci di aziende e di enti vari.
Finchè tutto sembrava andare bene gli azionisti hanno potuto contare su buoni dividendi. Ma chi si è più arricchito sono stati senz’altro i managers dei gruppi che hanno visto aumentare a dismisura i loro compensi insieme al loro potere.
Ora sta arrivando il conto da pagare …. ma purtroppo non saranno loro a pagarlo!
Qualche dubbio? Ve lo tolgo subito.
Anni fa in Italia le prove generali da parte dell’indimenticabile governo Amato con il prelievo forzoso dello 0.6% sui conti correnti.
Venerdì scorso la scellerata proposta europea al governo cipriota di prelevare “nottetempo” dai conti correnti dei cittadini una percentuale che va dal 6.75% al 9.9% sui depositi.
Ieri la Spagna ha approvato una modifica costituzionale che consente il prelievo “una tantum” dai conti correnti (prima era proibita). motivazione? uniformare la pressione fiscale tra le varie regioni!
Nel frattempo l'esecutivo in Nuova Zelanda sta valutando l'ipotesi di imporre in futuro una “confisca” in stile cipriota dei risparmi, per evitare un eventuale crack delle banche.
Ieri a Cipro il parlamento si è opposto al prelievo. Mi chiedo cosa sarebbe successo in Italia se a decidere ci fosse stato il vecchio parlamento del governo Monti. Probabilmente una ratifica a tempo di record!
Ma i nostri governanti sono nettamente più scaltri. Hanno preferito spennarci un poco alla volta. Molto meglio togliere soldi alla gente sotto varie forme e frazionando gli importi! Togli di più ma il popolo non se ne avvede e non scende in piazza, al massimo si rischia un’invasione di “grilli”.
Tornando a Cipro la partita non è conclusa. Come andrà a finire è ancora tutto da scoprire.
L’Unione europea ha macchiato la sua immagine per una manciata di euro. Non è saggio scambiare la fiducia con i soldi! Ed è esattamente quello che è stato fatto venerdì scorso.
Il denaro che serve a Cipro è inferiore a quanto ottenuto dalla Commerzbank per salvare il suo bilancio.
A tal proposito colgo l’occasione per rinfrescare la memoria al sig. Jörg Kramer, il quale si diverte a sparare amenità (vedi sua proposta di prelievo del 15% dai conti correnti italiani).
Ma forse è meglio chiarire con un pò di storia! Tra il 2008 e il 2009 la seconda banca tedesca fu salvata dagli aiuti pubblici. Il fondo “salvabanche” gli assicurò garanzie totali per 33 miliardi di euro. Ma il 2009, nonostante gli aiuti, restò un anno nero! 4.5 miliardi di perdite! Nel 2010 un effimero ritorno al profitto. Ma nel terzo trimestre del 2011 bilanci ancora in rosso!
I tedeschi non sono immuni da colpe e ora vogliono affossare le economie altrui per tornaconto proprio.
Mentre l’Unione Europea mostra il suo asservimento ai diktat tedesco, sono in corso colloqui a Mosca fra il ministro delle finanze cipriota, Michalis Sarris, ed il suo omologo russo, Anton Siluanov, con lo scopo di trovare una soluzione alla corrente crisi finanziaria dell’isola. I colloqui riguardano, non solo una rinegoziazione del debito scadente nel 2016, attualmente di 2,5 miliardi di euro e con un tasso del 4,5 %, ma anche un intervento russo volto al salvataggio di uno dei maggiori istituti di credito dell’isola in crisi, la Banca Popolare di Cipro, intervento che potrebbe ridurre la esposizione cipriota di ben 4 miliardi di euro!!. L’intervento naturalmente non sarebbe gratuito, nè economicamente nè politicamente. Infatti nella trattativa potrebbero rientrare, ad esempio, la cessione a Gazprom dei diritti sui depositi di gas naturale Offshore nei mari circostanti l’Isola e, ben più importante, la concessione di un porto dell’isola alla Marina Militare delle Federazione Russa. Se così fosse, i nostri “alleati” a Stelle e Strisce come pesate la possano prendere?
E Putin potrebbe essere il vincitore finale della partita!
Nell’immediatezza degli eventi il Presidente russo ha commentato come ingiusta l’ipotesi di una pesante tassazione dei conti correnti ciprioti. Forse ha voluto tranquillizzare i suoi connazionali sul fatto che i denari sarebbero rimasti sani e salvi nei loro “comodi” conti deposito!
Ora la lotta è tra governo e governo. E quando un governo fa un errore, un altro governo ne approfitta e tenta la mossa vincente.
Sono passati molti anni ormai da quando la classe politica europea faceva riferimento ad ogni sorta di norma morale!
Dopo le ultime decisioni degli euro-burocrati dell’Unione Europea di venerdì , i comportamenti di un ex ufficiale del KGB possono apparire ormai, in confronto, azioni volte alla libertà e mosse in rispetto dell’etica e del bene della gente comune.
Ma quale sarà il prossimo candidato alla richiesta di aiuti finanziari?
Potrei ipotizzare la Slovenia! Negli ultimi tempi è proprio la Slovenia che sta facendo i conti con una crisi economica e finanziaria di crescente entita' che, a breve, potrebbe rischiare di vederla trasformata in una nuova Grecia o in una nuova Cipro.
Il parlamento sloveno si appresta a dare l'incarico a un nuovo esecutivo, il cui obiettivo principale sara' quello di mettere in ordine i conti del sistema bancario in estrema difficolta'.
E se non dovesse riuscirci? Probabilmente incontrera' lo stesso destino della Grecia e, piu' di recente, di Cipro, vedendosi costretta a ricorrere agli aiuti internazionali.
Anche se il governo volesse ricapitalizzare le banche e consolidare le finanze pubbliche, non e' ben chiaro come potrebbe farlo, ha spiegato a Bloomberg Igor Masten, professore di economia alla Ljubljana Economics University.


Rara immagine di una riunione “a porte chiuse” di una importante istituzione di ministri finanziari e gruppi di 


potere intenti a decidere sul bene delle popolazioni.





sabato 16 marzo 2013

Shocking news from Cyprus red alert for all depositors


The source of the news is the daily Kathimerini in Athens in the Greek language is one of the leading newspapers in the country, enjoys a good reputation and is considered moderate guidance.
The Eurogroup has reached Friday night by an unprecedented decision by imposing a cut on all bank accounts to the banks of the island, with immediate effect, while cash withdrawals are not allowed for the time being, generating anger among citizens.
Along with the addition of funding up to € 10 billion compared to the European support mechanism, Cyprus will find more from € 7,000,000,000 to 7.5000000000 of privatization and a one-off levy of 6.75% on all accounts with current balance up to € 100,000, and 9.9% percent on accounts with a balance greater than € 100,000.
Already bank customers are gathering outside major banks and cooperatives, Sky television reported angry depositors who want it back their money.
For Cyprus, the depositors have been asked to save the banking system (regardless of whether the bank is solid or not) in the future there is no reason that depositors may be prompted to save the state.
For Italy, what future?

Notizia shock da Cipro allarme rosso per tutti i correntisti


La fonte della notizia è il quotidiano Kathimerini di Atene in lingua greca, è uno dei principali quotidiani del Paes, gode di buona fama ed è considerato di orientamento moderato.
L'Eurogruppo ha raggiunto nella notte di venerdì una decisione senza precedenti  imponendo  un taglio su tutti i conti bancari per le banche dell'isola con effetto immediato, mentre i prelievi di contanti non sono ammessi per il momento, generando rabbia tra i cittadini.
Insieme con l'aggiunta di finanziamenti fino a 10 miliardi di euro rispetto al meccanismo di sostegno europeo, Cipro dovrà trovare  altri 7-7,5 miliardi di euro provenienti  da privatizzazioni e da un prelievo del  6,75%  una tantum  su tutti i conti correnti con saldo fino a 100.000 euro, e del  9,9% per cento sui conti con saldo superiore ai 100.000 euro.
Già i clienti delle banche si stanno radunando al di fuori grandi banche e cooperative, la televisione Sky  ha riferito  di  depositanti arrabbiati che rivogliono indietro i loro soldi.
Per Cipro i depositanti sono stati chiamati a salvare il sistema bancario (a prescindere se la loro banca è solida o meno), in futuro nulla vieta che ai depositanti venga chiesto di salvare lo Stato.
Per l’Italia quale futuro?

mercoledì 13 marzo 2013