Chi siamo

Our main activity is Economy and Finance themes. We study the market development and the economical news coming from different countries in particular U.S., Europe and Japan. We elaborate all data by a software – Pythia – with the purpose to make forecasting about the trend of the most important Stock Exchange index and the process of the main currencies and commodities.

Il nostro pane quotidiano è lo studio di ciò che riguarda l'Economia e la Finanza. Seguiamo gli andamenti dei mercati e le notizie economiche provenienti dai vari paesi con particolare attenzione agli Stati Uniti, l'Europa ed il Giappone. Elaboriamo i dati tramite un software - Pythia - con lo scopo di effettuare previsioni sugli andamenti degli indici di borsa, sulle valute e sulle principali commodities.

PYTHIA takes the name by the priestess who pronounced the oracles at Delfi’s sanctuary.

In our case, take inspiration from the origin of the name, it is “our oracle” represented by an artificial neural Network with the purpose to pointout the future way of stock index, currencies and commodities.

PYTHIA trae il nome dalla sacerdotessa che pronunciava gli oracoli nel santuario di Delfi.

Nel nostro caso, ispirandosi all'origine del nome, rappresenta il "nostro oracolo" nelle vesti di una rete neurale artificiale

(ANN "Artificial Neural Network") che ha il compito di indicarci la direzione futura dei mercati azionari, delle valute e delle commodities.



venerdì 21 giugno 2013

Beatrice Lorenzin è il nuovo ministro della Salute nel Governo Letta.

Beatrice Lorenzin, 42 anni, deputata Pdl, è il nuovo ministro della Salute nel governo Letta.
Titolo di studio?  semplicemente un diploma di liceo classico.
La neo ministra è a capo di uno dei ministeri più importanti e delicati ma da una lettura del suo curriculum non sembra avere alcuna competenza nel settore sanità. Ad esser sincero non riesco a capire quale competenze possa vantare per essere a capo di un qualsiasi ministero, ma questo è un mio problema!
La Lorenzin guida un ministero dal costo di oltre cento milioni di euro che pesa per un 15.8% del totale della spesa statale.
Da Wikipedia apprendiamo : “Durante il Governo Monti si è resa artefice della cancellazione dell'introduzione dei libri elettronici nella scuola italiana per rispondere a sollecitazioni veicolate dalla lobby delle case editrici come da lei stesso dichiarato in una sessione pubblica della Scuola Governiadi, da lei stessa organizzata, in una lezione del 2013”.

Brava Lorenzin! allego il filmato e per chiarezza vi consiglio di prestare attenzione ai minuti 4 e 45.



Pythia forecasts for June

educational purposes and for those who could not attend our courses publish forecasts of our oracle PYTHIA about the performance of June of the following indexes, commodities and currency exchange rate.

SP500                  BEARISH
DOW JONES       BEARISH
NASDAQ             BEARISH
NIKKEY               BEARISH
DAX                     BEARISH
FTSE                    BEARISH
GOLD                   BEARISH
EUR/USD            BULLISH
USD/YEN            BEARISH

                                

Previsioni PYTHIA di Giugno

A scopo didattico e per chi non ha potuto frequentare i nostri corsi pubblichiamo le previsioni del nostro oracolo PYTHIA riguardanti l’andamento di Giugno dei seguenti indici,  commodities e tassi di cambio di valute.

SP500                  RIBASSISTA
DOW JONES       RIBASSISTA
NASDAQ             RIBASSISTA
NIKKEY               RIBASSISTA 
DAX                     RIBASSISTA 
FTSE                    RIBASSISTA
GOLD                    RIBASSISTA     
EUR/USD            RIALZISTA

USD/YEN             RIBASSISTA                

martedì 4 giugno 2013

Il Porcellum è salvo !! hip hip urrà

Il Porcellum è salvo, la camera respinge la mozione Giachetti





Il parere del governo "morire per Maastricht"



era contrario



lunedì 3 giugno 2013

Fine del finanziamento pubblico ai partiti. E voi ci credete?

In questi giorni gli ossequiosi giornalisti italiani hanno dato risalto all’approvazione di un disegno di legge da parte dell’attuale governo “morire per Maastricht-Letta”.

Ovunque abbiamo letto titoloni del tipo: ”E’ stato abolito Il finanziamento pubblico ai partiti! “.
Ma come stanno veramente le cose?
Tanto per cominciare e per chiarire si tratta di un d.d.l., che significa “disegno di legge”.
Da non confondere con d.l. che sta per “decreto legge”. Quest’ultimo è un provvedimento provvisorio, ma avente forza di legge, adottato in casi straordinari di necessità e urgenza dal Governo, ai sensi dell'art. 77 della Costituzione della Repubblica Italiana. È inoltre regolato ai sensi dell'art. 15 della legge n. 400/1988. Entra in vigore immediatamente dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Se ne fa spesso largo uso, purtroppo anche a sproposito, in quelle circostanze nelle quali il Governo vuole ottenere dei risultati nell’immediato.
Per DDL o disegno di legge o progetto di legge, invece, si intende un testo, solitamente una bozza, costituente un atto destinato ad essere poi analizzato e, solo eventualmente, a tradursi in legge dopo un iter attraverso i vari organi legislativi competenti.
Quindi un atto che deve ancora essere presentato alle camere e….. poi chi vivrà vedrà!!
Ma lo scopo primario di questo atto era solo gettare fumo negli occhi e tenere buoni gli elettori. E con questo ddl lo scopo è stato evidentemente raggiunto!
Il primo comma dell’art. 1 del titolo I del DDL enuncia: “E’ abolito il finanziamento pubblico dei partiti”.
Ma qualcuno dovrebbe avvertire “morire per Maastricht-Letta” che il finanziamento pubblico ai partiti è stato già abolito con il referendum abrogativo promosso dai Radicali Italiani nell'aprile 1993 con il 90,3% dei voti. Ma forse è troppo giovane per ricordare?
Le successive norme hanno sempre parlato di “contributo per le spese elettorali”. In primis la legge n. 515 del 10 dicembre 1993.
Poi nella successiva legge n. 2 del 2 gennaio 1997, intitolata "Norme per la regolamentazione della contribuzione volontaria ai movimenti o partiti politici", è stata prevista la possibilità per i contribuenti di destinare il 4 per mille delle proprie imposte sui redditi al finanziamento di partiti e movimenti politici, direttamente in dichiarazione.
Per la cronaca, l'adesione alla contribuzione volontaria per destinare il 4 per mille ai partiti è stata minima.
Quindi, ci viene spontaneo chiederci: ma quale norma viene abolita con questa proposta di legge?
Ma proseguiamo la lettura del testo.
Nell’articolo 4 si prevede l’introduzione della possibilità per il contribuente di destinare il 2 per mille delle imposte sui redditi a favore dei partiti o dei movimenti politici o dello Stato. Da notare che è prevista l’assegnazione, proporzionalmente alle scelte fatte da altri, anche per quelle quote di imposte per le quali i contribuenti non hanno espresso alcuna scelta. Quote il cui valore ammonterebbe circa 330 milioni di euro.
 Se un cittadino fosse contrario alla devoluzione di parte delle sue imposte al finanziamento dei partiti potrebbe limitarsi a non destinare le somme, lasciando in bianco le caselle previste per le scelte nella dichiarazione dei redditi? No, non può!! Deve necessariamente esprimere la sua volontà di destinare le somme allo Stato o ai partiti, altrimenti il 2 per mille delle sue imposte verranno comunque assegnate in proporzione alle scelte effettuate dagli altri.

Caspita!!! Bel colpo mister “morire per Maastricht”!!!
Il Ministro Quagliariello ha però dichiarato che il governo ha previsto un tetto massimo di spesa annuo. Tetto ancora non quantificato.
In pratica, con il ddl presentato, l’attuale sistema di finanziamento ai partiti resterebbe perfettamente in piedi, anzi, si potrebbe addirittura assistere ad un aumento degli importi destinati a questi.
Altro aspetto importante è dato dalla prevista detrazione fiscalmente delle somme destinate ai partiti nella misura del 52% per importi tra i 50 e i 5.000 euro e il 26% per quelli tra 5.001 e i 20.000 euro.
Il paradosso è che, mentre per le spese mediche la detrazione è del 19% (con addirittura una franchigia di base), per le erogazioni ai partiti si può avere un beneficio del ben 52%!! Ottimo (per i partiti!!) e soprattutto equo!!
Ma non basta! Le somme derivanti da questo 2 per mille delle imposte sarà destinato a favore dei soli i partiti che abbiano almeno un deputato o un senatore eletto nelle ultime elezioni. Una chiara volontà di destinare le previste risorse pubbliche solo a favore di partiti esistenti.
Una vera forma di concorrenza sleale perpetrata, per di più, con i soldi di tutti i contribuenti