Chi siamo

Our main activity is Economy and Finance themes. We study the market development and the economical news coming from different countries in particular U.S., Europe and Japan. We elaborate all data by a software – Pythia – with the purpose to make forecasting about the trend of the most important Stock Exchange index and the process of the main currencies and commodities.

Il nostro pane quotidiano è lo studio di ciò che riguarda l'Economia e la Finanza. Seguiamo gli andamenti dei mercati e le notizie economiche provenienti dai vari paesi con particolare attenzione agli Stati Uniti, l'Europa ed il Giappone. Elaboriamo i dati tramite un software - Pythia - con lo scopo di effettuare previsioni sugli andamenti degli indici di borsa, sulle valute e sulle principali commodities.

PYTHIA takes the name by the priestess who pronounced the oracles at Delfi’s sanctuary.

In our case, take inspiration from the origin of the name, it is “our oracle” represented by an artificial neural Network with the purpose to pointout the future way of stock index, currencies and commodities.

PYTHIA trae il nome dalla sacerdotessa che pronunciava gli oracoli nel santuario di Delfi.

Nel nostro caso, ispirandosi all'origine del nome, rappresenta il "nostro oracolo" nelle vesti di una rete neurale artificiale

(ANN "Artificial Neural Network") che ha il compito di indicarci la direzione futura dei mercati azionari, delle valute e delle commodities.



martedì 9 dicembre 2014

Coop corrotta a cena con Renzi: conto da 1000 euro a persona

Dei 5 presenti alla cena di sottoscrizione due sono in carcere. "Abbiamo dato 5 mila euro", ricorda Bolla.

Grazie a 174 gare vinte  le cooperative che fanno capo a Buzzi hanno ricevuto 74 milioni dalla casse del Campidoglio.


Remota itaque iustitia quid sunt regna nisi magna latrocinia? quia et latrocinia quid sunt nisi parva regna? Manus et ipsa hominum est, imperio principis regitur, pacto societatis astringitur, placiti lege praeda dividitur. Hoc malum si in tantum perditorum hominum accessibus crescit, ut et loca teneat sedes constituat, civitates occupet populos subiuget, evidentius regni nomen assumit, quod ei iam in manifesto confert non adempta cupiditas, sed addita impunitas.

Se non è rispettata la giustizia, che cosa sono gli Stati se non delle grandi bande di ladri? Perché anche le bande dei briganti che cosa sono se non dei piccoli Stati? È pur sempre un gruppo di individui che è retto dal comando di un capo, è vincolato da un patto sociale e il bottino si divide secondo la legge della convenzione. Se la banda malvagia aumenta con l'aggiungersi di uomini perversi tanto che possiede territori, stabilisce residenze, occupa città, sottomette popoli, assume più apertamente il nome di Stato che gli è accordato ormai nella realtà dei fatti non dalla diminuzione dell'ambizione di possedere ma da una maggiore sicurezza nell'impunità.

lunedì 13 ottobre 2014

...E no caro Grillo! così non va!!!

Sulla questione “euro”, non molto tempo fa Casaleggio, si esprimeva in questi termini circa la questione euro spiegando a chiare lettere il senso della sua contrarietà all’uscita dalla moneta: “se uscissimo dall’euro dopo un po’ la lira varrebbe zero, ammesso che si torni  alla lira!”. 
  Casaleggio ha sempre posto  la priorità,  non sulla svalutazione competitiva,  bensì “sulla primaria necessità di  risolvere il problema della corruzione, dell’efficienza, della burocrazia”.
Infatti, continua Casaleggio “alla fine degli anni ’80-’90 tutti ricordano che  la lira, in rapporto alle valute degli altri Paesi, valeva  pressoché zero.  Le vacanze all’estero erano impossibili.  Bisogna, quindi, far sì che il sistema Paese diventi competitivo, innanzitutto con una maggiore efficienza. Solo a seguito di questo traguardo si potrà, eventualmente, pensare alla svalutazione competitiva”.
Ora Grillo dice, invece, che bisogna uscire dall'euro il più in fretta possibile.
Ma allora, se c’è tutta questa fretta,  perchè propone di farlo per via referendaria che è il modo che vede tempi lunghissimi  per vederlo realizzato?
Perchè anziché raccogliere migliaia di firme non segue la prevista e possibile  via Parlamentare?
A questo punto è facile giungere alla automatica conclusione che proporre un referendum per l'uscita  dall'euro è solo una  operazione di marketing politico.
Propone oggi un referendum sull'euro è un gesto di pura  demagogia!

Rendere l’uscita dall’euro un evento cosi “lungamente” preparato, darebbe solo modo a tutti i sistemi a questa moneta preposti (leggi lobbies finanziarie) di rendere questo evento pressoché impossibile attraverso azioni di “guerriglia” finanziaria.
Per non ipotizzare, poi, che una “lunga preparazione” ad una tale operazione provocherebbe, viceversa, un’immediata fuga di capitali, con conseguenze gravi per l’economia del Paese.
E pensando, in piccolo, un annuncio simile durante  un'intera campagna, vedrebbe decine di migliaia di piccoli risparmiatori che , spinti dal terrorismo mediatico, sarebbero facilmente preda di ogni improvvisato “risolutore” dei loro problemi, ritrovandosi ingenuamente rovinati con le proprie mani….
Allora, non sarebbe più  utile che il caro Grillo ci dica chiaramente …da che parte sta?


domenica 28 settembre 2014

Venti di guerra mondiale nell’età moderna

Alcuni investitori poco attenti ritengono ancora che a guidare gli alti e i bassi dei mercati

azionari siano solo  gli andamenti degli utili delle societari o i dati macroeconomici. Vero, ma solo parzialmente perché si può oramai sicuramente affermare che il mercato azionario è stato movimentato in misura altrettanto incisiva dal mercato valutario.

Dalla fine del 2012 ad oggi abbiamo assistito ad una continua crescita dei listini azionari regolarmente accompagnata ad un pari, ma contrario, andamento dello lo yen
giapponese. Ogni discesa yen ha visto contrapporsi un aumento dell’azionario. Ad ogni
rafforzamento dello yen, le azioni si sono indebolite. (La correlazione è forte e, dall'inizio
del 2013, il movimento dello yen può spiegare il 60% delle variazioni dell'indice S & P

500)

Ma ora qualcosa sta cambiando.

Siamo sul vertice di una vera e propria guerra che vede le banche centrali di tutti i
principali Stati lavorare attivamente per indebolire le proprie valute, per rilanciare le
esportazioni e, di conseguenza, le proprie economie, e continuare così a spingere
l'inflazione sempre più in alto.
 I titoli dei nostri giornali continuano a concentrarsi sui conflitti in Ucraina e in altre
parti del mondo eclissando così un’altra battaglia in atto che invece, anche se silenziosa,
è altrettanto cruenta! E questa non è una guerra per la supremazia... ma una corsa al
ribasso!!!
La Cina, il Giappone e l'Europa stanno lavorando per indebolire precipitosamente le loro
valute nello sperato tentativo di sostenere la crescita.
E queste operazioni non sono apprezzate dagli altri Usa. Già le mosse della Cina hanno
attirato le ire del Tesoro degli Stati Uniti che, in un recente rapporto, l’ha accusata di
mantenere sottovalutata significativamente la propria moneta.
E a questo punto anche la nostra Banca Centrale Europea, dopo aver sfiorato il rischio
deflazione è partita all’attacco.
Il risultato? Assolutamente quello sperato!! l'euro è sceso pesantemente nei confronti del
dollaro!
Ma il vantaggio acquisito in Giappone sta già mostrando i suoi .....svantaggi. Infatti i
consumatori giapponesi stanno subendo le conseguenze negative di una valuta sempre
più debole prima ancora di goderne degli effetti positivi. Come non bastasse, una
disgraziata scelta di aumento dell’IVa sta facendo precipitare la situazione.
A questo punto anche il nuovo presidente della Federal Reserve Janet Yellen sembra
incline a mantenere il dollaro verso il basso, tenendo i tassi a breve termine vicini allo 0%.
Scelta prevista probabilmente fino a quando l’inflazione non sarà tornata al 2%.
Quindi.....i mercati azionari sono cresciuti anche a causa dello yen debole, ma ora le cose
stanno cambiando e una guerra valutaria è già in atto..............

sabato 27 settembre 2014

Focus sul vincitore di settembre: Vega

Focus sul vincitore di settembre: Vega

Primo classificato
Profitto realizzato   115.42% in 10 giorni
Proiezione mensile    900.1%
Numero operazioni effettuate : 28
Percentuale di operazioni profittevoli : 89.29%

Effettua operazioni sia  long che short.



Gara di trading Expandit Culturae

Gara di trading Expandit Culturae
Classifica finale Settembre 2014

Gain% Days  Monthly 
Vega 115.45% 10 900.1%
Moneeeyyyyy!!!!! 20.49% 6 153.9%
The Bomb 13.20% 4 153.5%
Forrest 24.50% 10 93.0%
Maia 126.80% 42 79.5%
Sonasega 20.71% 10 75.9%
Star Gun 183.89% 84 45.2%
Zardoz 11.20% 10 37.5%
Vanessa 3.92% 4 33.5%
The King 17.95% 42 12.5%
Media 158.4%

Vincitore Vega

mercoledì 24 settembre 2014

Gara di trading Expandit Culturae

Gara di trading Expandit Culturae


Gain% Days  Monthly 
Vega 62.33% 7 697.5%
Prometeo 110.14% 16 302.5%
Maia 114.99% 39 80.2%
Forrest 11.68% 7 60.6%
Star Gun 181.00% 81 46.6%
Zardoz 8.70% 7 43.0%
Gemma 153.89% 136 22.8%
Gemma2 15.73% 29 16.3%
Surprise 7.06% 16 13.6%
The King 17.45% 39 13.2%
Media 129.6%



sabato 20 settembre 2014

Gara di trading Expandit Culturae

Gara di trading Expandit Culturae 

Gain% Days Monthly
Vega 40.37% 3 2870.8%
Prometeo 74.61% 12 302.9%
Maia 114.99% 35 92.7%
Zardoz 5.60% 3 72.5%
Star Gun 175.05% 77 48.3%
Moneeeyyyyy!!!!! 10.60% 10 35.3%
Gemma 151.71% 132 23.3%
Surprise 7.06% 12 18.6%
Gemma2 15.06% 25 18.3%
Vanessa 33.86% 61 15.4%
Media 349.8%