Chi siamo

Our main activity is Economy and Finance themes. We study the market development and the economical news coming from different countries in particular U.S., Europe and Japan. We elaborate all data by a software – Pythia – with the purpose to make forecasting about the trend of the most important Stock Exchange index and the process of the main currencies and commodities.

Il nostro pane quotidiano è lo studio di ciò che riguarda l'Economia e la Finanza. Seguiamo gli andamenti dei mercati e le notizie economiche provenienti dai vari paesi con particolare attenzione agli Stati Uniti, l'Europa ed il Giappone. Elaboriamo i dati tramite un software - Pythia - con lo scopo di effettuare previsioni sugli andamenti degli indici di borsa, sulle valute e sulle principali commodities.

PYTHIA takes the name by the priestess who pronounced the oracles at Delfi’s sanctuary.

In our case, take inspiration from the origin of the name, it is “our oracle” represented by an artificial neural Network with the purpose to pointout the future way of stock index, currencies and commodities.

PYTHIA trae il nome dalla sacerdotessa che pronunciava gli oracoli nel santuario di Delfi.

Nel nostro caso, ispirandosi all'origine del nome, rappresenta il "nostro oracolo" nelle vesti di una rete neurale artificiale

(ANN "Artificial Neural Network") che ha il compito di indicarci la direzione futura dei mercati azionari, delle valute e delle commodities.



martedì 18 dicembre 2012

Perché perdere tempo con delle inutili elezioni?


Perché perdere tempo con delle inutili elezioni?
 Oltretutto costano! Abbiamo cose più importanti da fare, per esempio dobbiamo risolvere il problemino Monte Paschi, quattro o cinque miliardi di euro dovrebbero bastare ….. per ora.
 E poi ci servono ASSOLUTAMENTE almeno un centinaio di bombardieri  di ultima generazione con uno spiccato orientamento per l’attacco aria-suolo …. e dai su cerchiamo di essere  buoni,  un giocattolino ai nostri soldatini glielo vogliamo regalare per Natale?
Allora la proposta è: nessuna elezione e altri quattro anni di Governo Tecnico e l’Italia sarà definitivamente salva.
 Ovviamente il nuovo Primo Ministro dovrà essere un super partes, conosciuto in ambito internazionale e amato dalle lobbies finanziare. Soprattutto dovrà dare continuità alle manovre iniziate da Monti. Il personaggio giusto è già stato individuato e sarà presto nominato Senatore a vita.
Ve lo presento è quello della foto.


Vi piace? Beh che vi piaccia o no è indifferente.
 Qualunque viso o nome adotterà il prossimo Capo del Governo sarà come nel telefilm Visitors, comunque erano sempre dei rettili travestiti.
Buon Natale

lunedì 17 dicembre 2012

La crisi spiegata in modo semplice



Ho trovato sul web la spiegazione delle cause della crisi.
Mi complimento con l'autore e lo propongo come primo ministro al posto di Monti

Helga è la proprietaria di un bar, di quelli dove si beve forte. Rendendosi conto che quasi tutti i suoi clienti sono disoccupati e che quindi dovranno ridurre le consumazioni e frequentazioni, escogita un geniale piano di marketing, consentendo loro di bere subito e pagare in seguito. Segna quindi le bevute su un libro che diventa il libro dei crediti (cioè dei debiti dei clienti). 
La formula “bevi ora, paga dopo” è un successone: la voce si sparge, gli affari aumentano e il bar di Helga diventa il più importante della città. 
Lei ogni tanto rialza i prezzi delle bevande e naturalmente nessuno protesta, visto che nessuno paga: è un rialzo virtuale. Così il volume delle vendite aumenta ancora. 
La banca di Helga, rassicurata dal giro d’affari, le aumenta il fido. In fondo, dicono i risk manager, il fido è garantito da tutti i crediti che il bar vanta verso i clienti: il collaterale a garanzia. 
Intanto l’Ufficio Investimenti & Alchimie Finanziarie della banca ha una pensata geniale. Prendono i crediti del bar di Helga e li usano come garanzia per emettere un’obbligazione nuova fiammante e collocarla sui mercati internazionali: gli Sbornia Bond. 
I bond ottengono subito un rating di AA+ come quello della banca che li emette, e gli investitori non si accorgono che i titoli sono di fatto garantiti da debiti di ubriaconi disoccupati. Così, dato che rendono bene, tutti li comprano. 
Conseguentemente il prezzo sale, quindi arrivano anche i gestori dei Fondi pensione a comprare, attirati dall’irresistibile combinazione di un bond con alto rating, che rende tanto e il cui prezzo sale sempre. E i portafogli, in giro per il mondo, si riempiono di Sbornia Bond. 
Un giorno però, alla banca di Helga arriva un nuovo direttore che, visto che in giro c’è aria di crisi, tanto per non rischiare le riduce il fido e le chiede di rientrare per la parte in eccesso al nuovo limite. 
A questo punto Helga, per trovare i soldi, comincia a chiedere ai clienti di pagare i loro debiti. Il che è ovviamente impossibile essendo loro dei disoccupati che si sono anche bevuti tutti i risparmi. 
Helga non è quindi in grado di ripagare il fido e la banca le taglia i fondi. 
Il bar fallisce e tutti gli impiegati si trovano per strada. 
Il prezzo degli Sbornia Bond crolla del 90%. 
La banca che li ha emessi entra in crisi di liquidità e congela immediatamente l’attività: niente più prestiti alle aziende. L’attività economica locale si paralizza. 
Intanto i fornitori di Helga, che in virtù del suo successo, le avevano fornito gli alcolici con grandi dilazioni di pagamento, si ritrovano ora pieni di crediti inesigibili visto che lei non può più pagare. 
Purtroppo avevano anche investito negli Sbornia Bond, sui quali ora perdono il 90%. 
Il fornitore di birra inizia prima a licenziare e poi fallisce. 
Il fornitore di vino viene invece acquisito da un’azienda concorrente che chiude subito lo stabilimento locale, manda a casa gli impiegati e delocalizza a 6.000 chilometri di distanza. 
Per fortuna la banca viene invece salvata da un mega prestito governativo senza richiesta di garanzie e a tasso zero. 
Per reperire i fondi necessari il governo ha semplicemente tassato tutti quelli che non erano mai stati al bar di Helga perché astemi o troppo impegnati a lavorare. 
Bene, ora potete dilettarvi ad applicare la dinamica degli Sbornia Bond alle cronache di questi giorni, giusto per aver chiaro chi è ubriaco e chi sobrio.

venerdì 14 dicembre 2012

grandioso successo di Mario Monti che ha domato lo spread


Ecco il grandioso successo di Mario Monti che ha domato lo spread. Sono palle, lo spread è sceso grazie alle iniezioni di liquidità di Mario Draghi


Bilancio finale


Debito pubblico alle stelle, consumi energetici in calo, immatricolazioni auto in picchiata, disoccupazione ai record, produzione industriale crollata, Pil in contrazione. Mercato immobiliare defunto.
Ora resta da vedere a chi va il merito del contenimento dello spread.

Mario Monti: Bilancio Finale, (Nov. 2011 – Nov 2012)
Dato 
nov-11
nov-12
differenza
Note
Spread Btp-Bund 10y
473bps
357bps
116bps
Merito di Mario Monti o di Mario Draghi?
Lo vedremo con un post a parte
Rendimento BTP 10y
7,01%
4,96%
-2,05%
Rendimento Btp 2y
6,93%
1,95%
-4,98%
Debito Pubblico
1.912.389 mld
2.014.693 mld
+98mld
 Consumi di Gas Naturale
 5.525 (Mmc)
 5.056 (Mmc)
-8,5%

Consumi di Energia Elettrica
 27,6 (MLD di KWh)
 26,1  (MLD di KWh
-5,6% 

Immatricolazioni Automobili
134.132
107.269
-20,1%

Italiani Disoccupati
2.226.000
2.870.000
+645.000
I  Lavoratori in “Cassa Integrazione” sono considerati “occupati”. 
Tasso di Disoccupazione
8,8%
11,1%
+2,3%
Tasso di Disoccupazione
Giovanile (15-24 anni)
30,7%
36,5%
+5,9%
Ore di Cassa
Integrazione autorizzate
85.367.000
108.300.000
+22,9
(milioni-ore)
Produzione
Industriale
 94,5
 88,6
 -6,2%
 Dati destagionalizzati e corretti per il calendario, ottobre su ottobre.
PIL
1.428.144
 1.404.915
 -2.4%
 Dati Settembre su Settembre. Cumulati nei 4 trimestri precedenti. Fonte: Istat
Il Governo Monti ha è riuscito dove molti hanno fallito 4 trimestri consecutivi di diminuzione  del PIL (il trimestre in corso non è finito ma vogliamo scommettere?).
Trimestri di contrazione del PIL
4 su 4
4 su 4
100%

Un anno sui ……. Monti, forse era meglio se andavano tutti a……. beh diciamo al mare.


Analizziamo i risultati di un anno di lavoro del  governo dei non eletti.
Dopo una serie di devastanti manovre ammazza Italia oops scusate intendevo Salva Italia (ah ah ah ) che cosa abbiamo ottenuto?
Un aumento record del debito pubblico, ora certificato anche da Banca D’Italia.
 In data 31  Ottobre 2012 il debito pubblico italiano è arrivato a : 2.014.693.000.000  €.  Oddio come  si legge? duetriliardi quattordicimilaseicentonovantatrè milioni di euro.
Mi sento di inviare un sentito ringraziamento in particolare a Mario Monti, indiscusso e soprattutto indiscutibile Grande Leader e Salvatore della Patria.
 Ma come dimenticare i Ministri:
Vittorio Grilli ministro dell’economia per i cittadini e delle finanze sottratte ad altri.
 Corrado Passera ministro per lo sviluppo economico. Avete letto bene sviluppo economico non è uno scherzo.
Francesco “Profumo”  istruzione, università e ricerca. Mai ministro fu più azzeccato. Della pubblica istruzione in Italia e rimasto solo l’odore.
E infine la più “giusta” di tutti ministro per il lavoro Elsa Fornero. Per quanto riguarda il lavoro non ci resta che piangere, in fondo voleva farcelo capire fin a subito.

Debito sfonda 2 mila miliardi, con Monti è aumentato


Ad ottobre il debito pubblico italiano ha superato la soglia dei 2.000 miliardi attestandosi a 2.014 miliardi, in valore assoluto è il livello più alto mai registrato. Lo ha comunicato la Banca d'Italia. Secondo le stime per fine 2013, il rapporto tra debito e Pil raggiungerà il picco record del 126,4%.
Quanto alle entrate tributarie dei primi 10 mesi dell'anno, hanno segnato un incremento del 2,9% rispetto allo stesso periodo del 2011.
Da quando è diventato operativo il Governo dei non eletti, ossia dal dicembre 2011 (scorporando cioè novembre, visto che il Governo ha giurato il 16), il debito è passato da 1.906.737 a 2.014.693 milioni di euro, ossia è aumentato di 107.956 milioni di euro in appena 10 mesi.
Il Governo dei non eletti  farebbe bene a considerare che il debito non si combatte solo a suon di tasse, ma anche attraverso un aumento del gettito dovuto ad una maggiore ricchezza prodotta. Per non parlare della riduzione degli sprechi.

venerdì 9 novembre 2012

Una storia ......




Non sei più accanto al mio cuore
…. nell'animo ho solo solitudine …
…. e se non posso più vederti...
.... perché Dio ha voluto che ti amassi ...
... per farmi soffrire di più?

Sei sempre stata la ragione del mio vivere ....
....adorarti è stata per me una religione ....
....nei tuoi baci io trovavo ...
...il calore che mi portava ...
... l'amore e la passione.

È la storia di un amore ...
... come non ce ne sono uguali ...
...che mi ha fatto capire ....
....tutto il bene, tutto il male ....
... che ha dato luce alla mia vita ...
...ma spegnendola subito dopo.


Che vita buia ...
...senza il tuo amore non vivrò

... quando conoscerò la tua anima dipingerò i tuoi occhi...


mercoledì 31 ottobre 2012

Record assoluto del tasso di disoccupazione in Italia. (dati Istat)


Il tasso di disoccupazione a settembre è al 10,8%, in rialzo di 2 punti su base annua. E' il tasso più alto da gennaio 2004(inizio serie storiche mensili). Con riferimento alle serie trimestrali è il più alto dal III trimestre 1999.
Il numero dei disoccupati a settembre è di 2 milioni e 774 mila, si tratta del livello più alto dall'inizio delle serie storiche mensili (gennaio 2004) e dall'avvio di quelle trimestrali, ovvero dal quarto trimestre del 1992. E' quindi un record assoluto.
Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) a settembre è al 35,1%, in aumento di 1,3 punti percentuali su agosto e di 4,7 punti su base annua.

Per un approfondimento vedi post del 26 Ottobre

lunedì 29 ottobre 2012

In Italia la pressione fiscale ha raggiunto il 68.50%.


 Le tasse sono il prezzo che si deve pagare per una società civilizzata ma  per le imprese italiane il prezzo appare particolarmente salato. 
 Dai dati elaborati dagli esperti risulta che in Europa il nostro paese continua a guidare la classifica dell'indice di carico fiscale complessivo per le aziende (il total tax rate), con un peso pari al 68,6% dei profitti commerciali, rispetto a una media europea del 44,2% e mondiale del 47,8%.  
Con questo carico fiscale come faranno le nostre imprese a competere con le aziende estere? E’ come se pretendessimo che la Ferrari vinca il Gran Premio di formula uno …… dopo avergli sgonfiato le gomme!
Nessuna  speranza di un miglioramento per il prossimo futuro.  Le analisi storiche mettono in evidenza che durante le fasi di crisi e di economia debole il costo del fisco per le imprese aumenta, in quanto il carico fiscale tende a rimanere rigido mentre gli utili si contraggono.
Dobbiamo anche pensare all'impegno e dispersione di tempo necessario per adempiere ai propri doveri fiscali.  Infatti solo per il calcolo e il rispetto delle scadenze, in Italia  dobbiamo impegnare  ben 285 ore (35.6 giorni lavorativi), ovvero 60 ore in più della media europea (222) e contro una media di 209 ore all'interno dell'area Ocse.
Ricapitolando, poco meno del 70% dei profitti commerciali finisce in tasse e ci vuole quasi un mese e mezzo di lavoro per calcolare il quantum da pagare.
Ergo meglio fare il politico che l’imprenditore, non è vero Mister Batman?



venerdì 26 ottobre 2012

Analisi del tasso di disoccupazione.


Continuiamo  l’analisi dell’operato dei nostri governanti esaminando il tasso di disoccupazione.

Questo è un altro parametro fondamentale per giudicare lo stato di salute economica e sociale di un paese.

Nella seguente tabella abbiamo riportato i dati inerenti il tasso di disoccupazione dell’Italia e dell’UE

                                                                           ITALIA                  UE                         Diff. Italia UE

Dini/Prodi                          1996                     11.2%                   10.2%                   1.0%

Prodi                                   1997                     11.2%                   10.0%                   1.2%

Prodi/D'Alema                  1998                     11.3%                   9.5%                     1.8%

D'Alema                             1999                     10.9%                   9.2%                     1.7%

D'Alema/Amato               2000                     10.0%                   8.8%                     1.2%

Amato/Berlusconi           2001                     9.0%                     8.6%                     0.4%

Berlusconi                          2002                     8.5%                     8.9%                     -0.4%

Berlusconi                          2003                     8.4%                     9.1%                     -0.7%

Berlusconi                          2004                     8.0%                     9.3%                     -1.3%

Berlusconi                          2005                     7.7%                     9.0%                     -1.3%

Berlusconi/Prodi              2006                     6.8%                     8.3%                     -1.5%

Prodi                                   2007                     6.1%                     7.2%                     -1.1%

Prodi/Berlusconi              2008                     6.7%                     7.1%                     -0.4%

Berlusconi                          2009                     7.8%                     9.0%                     -1.2%

Berlusconi                          2010                     8.4%                     9.7%                     -1.3%

Berlusconi/Monti             2011                     8.4%                     9.7%                     -1.3%

Monti                                  1 sem 2012         10.4%                   10.2%                   0.2%

                                                          

media                                                               8.9%                     9.0%                     -0.2%


All’inizio del periodo 1996 il tasso di disoccupazione in Italia era maggiore di un punto percentuale rispetto alla media europea. Questa differenza si è ulteriormente ampliata nel biennio successivo, più per merito dell’Ue che per demerito del’Italia. Infatti mentre da noi il tasso di disoccupazione è rimasto sostanzialmente invariato (11.2%), la media  europea è scesa dal 10.2% al 9.5%.


Nel 1998 tocchiamo il massimo di differenziale negativo che arriva al 1.8%, da allora con D’Alema si inverte il trend. Il 2002 è l’anno del sorpasso (presidenza Berlusconi) in Italia il tasso di disoccupazione è sceso all' 8.5% contro una media europea del 8.9% .

Anche negli anni successivi facciamo meglio dei partner europei toccando il minimo nel 2007 con 6.1%. Al governo c’era Prodi.

Tutti bravi quindi? Tutti tranne uno. L’Egitto ha avuto le sue piaghe noi la nostra. Con il “Governo dei Tecnici” la disoccupazione ha avuto un balzo del 2% in un solo anno. Nello stesso periodo in Europa la disoccupazione  è aumentata dello 0.5%. Monti è riuscito a fare quattro volte peggio della media Europea.

Un altro record negativo di questo Governo, peggiore degli altri per quanto riguarda l’andamento del PIL-vedi post precedente - addirittura pessimo per la disoccupazione.

mercoledì 24 ottobre 2012

Debito pubblico Italia


Peggiora la situazione del debito pubblico dell’Italia che, dati Eurostat, è salito al 126.1%. Peggio di noi soltanto la Grecia 150.3%.

Analisi dell’andamento del Pil


Analisi dell’andamento del Pil e confronto tra i Presidenti del Consiglio dei ministri.

Qualche allievo mi ha chiesto un giudizio, strettamente economico, riguardo i vari Governi che si sono succeduti  negli ultimi anni.

Un primo indicatore è dato, senza dubbio, dall’andamento del PIL, o meglio ancora, andamento del nostro  PIL  in confronto alla media UE.

Analizziamo i dati:

PIL ITALIA UE Diff. Italia UE
Dini/Prodi 1996 1.1% 1.8% -0.7%
Prodi 1997 1.9% 2.8% -0.9%
Prodi/D'Alema 1998 1.4% 2.9% -1.5%
D'Alema 1999 1.5% 3.0% -1.5%
D'Alema/Amato 2000 3.7% 3.9% -0.2%
Amato/Berlusconi 2001 1.9% 2.1% -0.2%
Berlusconi 2002 0.5% 1.3% -0.8%
Berlusconi 2003 0.0% 1.5% -1.5%
Berlusconi 2004 1.7% 2.5% -0.8%
Berlusconi 2005 0.9% 2.1% -1.2%
Berlusconi/Prodi 2006 2.2% 3.3% -1.1%
Prodi 2007 1.7% 3.2% -1.5%
Prodi/Berlusconi 2008 -1.2% 0.3% -1.5%
Berlusconi 2009 -5.5% -4.3% -1.2%
Berlusconi 2010 1.8% 2.1% -0.3%
Berlusconi/Monti 2011 0.4% 1.5% -1.1%
Monti 1 sem 2012 -2.1% -0.1% -2.0%
Media 0.7% 1.8% -1.1%


Il dato sconsolante è che nessun primo ministro è riuscito a fare meglio della media UE. Mediamente l’Italia ha perso più dell’un percento annuo.

Comunque proviamo  a stilare una classifica  tra i  singoli
crescita PIL Diff. Italia UE
Amato 2.8% -0.2%
Dini 1.1% -0.7%
Berlusconi 0.3% -1.0%
D'Alema 2.2% -1.1%
Prodi 1.2% -1.2%
Monti -0.9% -1.6%

Il migliore, o se preferite, il meno peggio è stato il Presidente Amato.

Il peggiore in assoluto è il Governo Monti. Sembra un paradosso,  il governo dei tecnici fa molto peggio dei già scarsi Governi dei politici.

martedì 25 settembre 2012


Il Consiglio dei Ministri (n 46 del 20/09/2012) si è riunito oggi alle ore 15.30 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente del Consiglio, Mario Monti.

Segretario il Sottosegretario di Stato alla Presidenza, Antonio Catricalà.

Il Governo ha aggiornato oggi le stime sulla crescita e i conti pubblici per il periodo 2012-2015 rispetto ai dati comunicati nel Documento di economia e finanza dello scorso 18 aprile. A causa del peggioramento dello scenario internazionale,( la politica economica del Governo basata essenzialmente sull’inasprimento fiscale non ha avuto alcun effetto negativo???? E’ solo colpa di una sfortunata congiuntura internazionale?) in particolare della zona euro, nel 2012 è prevista una contrazione del Pil del 2.4 per cento (previsione precedente -1.5% evidentemente anche alla Bocconi sfornano somari) e nel 2013 la crescita dovrebbe essere leggermente negativa ( Interessante l’uso del termine “crescita negativa” , ad esempio il  conto corrente di molti italiani crescerà negativamente fino a finire in profondo rosso). L’anno prossimo infatti, a causa dell’effetto di trascinamento del calo registrato nel corso del 2012, è previsto una contrazione dello 0,2 per cento. Nel 2014-2015, invece, è prevista una crescita rispettivamente dell’1,1 per cento e dell’1,3 per cento grazie all’ aumento della domanda interna ed esterna in virtù degli effetti positivi delle riforme strutturali per rilanciare l’economia. (quanto è affidabile una previsione a due anni  dal momento che  non riescono ad effettuare una previsione decente a pochi mesi?)

Fonte governo.it

Forniamo qualche dato inerente il 2012 in modo da poter  giudicare serenamente l’effetto della “sciagurata congiuntura internazionale” così abilmente controbilanciata dalle manovre “Salva Italia”

Iniziamo dai consumi energetici dati forniti dal ministero sviluppo economico:

Consumi petroliferi                       -8.6%

Consumi gas                                   -2.1%

Consumi energia elettrica           -1.4%

Consumiamo meno energia perché produciamo di meno.

Ora vediamo come va con l’inflazione dati Istat

Inflazione                                         +3.2%

Prezzi beni energetici                    +14.9%

L’incremento dei beni energetici è dovuto in larga misura alla tassazione su Iva e accise

Ora inizia il bagno di sangue!!

Dati della produzione industriale fonte Istat

Produzione industriale                 -6%

Fatturato industriale                     -3%

Ordinativi all’industria                  -11.2%

Un vero tracollo per l’industria italiana dovuto soprattutto al collasso del mercato interno causato dall’inasprimento fiscale (Salva Italia)

Consumi interni e investimenti

Immatricolazione automobili     -19.9%

Richieste mutui               -43%

Fatturato sul mercato interno    -6.3%

Produzione nelle costruzioni      -13.7%

Commercio al dettaglio -1.4%

Sembrano dati di economia da guerra!!

Ora parliamo di occupazione fonte Istat

…. Meglio di no altrimenti viene da piangere


Comunque al Governo sono ottimisti sul futuro ……  sarà un mio limite, sarà che ho Saturno contro, ma non riesco a cogliere i dati che motivano il loro ottimismo.