Chi siamo

Our main activity is Economy and Finance themes. We study the market development and the economical news coming from different countries in particular U.S., Europe and Japan. We elaborate all data by a software – Pythia – with the purpose to make forecasting about the trend of the most important Stock Exchange index and the process of the main currencies and commodities.

Il nostro pane quotidiano è lo studio di ciò che riguarda l'Economia e la Finanza. Seguiamo gli andamenti dei mercati e le notizie economiche provenienti dai vari paesi con particolare attenzione agli Stati Uniti, l'Europa ed il Giappone. Elaboriamo i dati tramite un software - Pythia - con lo scopo di effettuare previsioni sugli andamenti degli indici di borsa, sulle valute e sulle principali commodities.

PYTHIA takes the name by the priestess who pronounced the oracles at Delfi’s sanctuary.

In our case, take inspiration from the origin of the name, it is “our oracle” represented by an artificial neural Network with the purpose to pointout the future way of stock index, currencies and commodities.

PYTHIA trae il nome dalla sacerdotessa che pronunciava gli oracoli nel santuario di Delfi.

Nel nostro caso, ispirandosi all'origine del nome, rappresenta il "nostro oracolo" nelle vesti di una rete neurale artificiale

(ANN "Artificial Neural Network") che ha il compito di indicarci la direzione futura dei mercati azionari, delle valute e delle commodities.



venerdì 12 luglio 2013

Italiani!! Prendete i soldi (se ancora ne avete) e scappate!!


Tra poco più di un anno entrerà in vigore il Fiscal Compact e quindi da allora e per i successivi 20 anni dovremmo cercare di  riportare il debito pubblico dall’attuale 130% circa del Pil al 60%.

Quindi prepariamoci a subire nuove tasse e ulteriori tagli di spesa per il recupero di circa 50 miliardi di euro all’anno per venti anni!!

Facciamo un po’ di conti……..

I nostri governanti stanno tirando avanti da mesi il teatrino delle marionette per un si o un no dell’IMU sulla prima casa. Tutto per  portare nelle casse l’esiguo importo di circa 4 milardi di euro. Mesi  per rinviare o non rinviare  l’aumento dell’iva. Anche cosi non più di altri 4 miliardi di euro.  Come anche  l’introduzione di una nuova imposta di consumo del 58,5% su sigarette elettroniche e relativi liquidi. Ma quanto devono ancora escogitare per raggiungere le cifre di cui sopra?

A questo punto viene spontaneo chiedersi quale potrebbe essere il comportamento dei  governi del prossimo ventennio di “dittatura finanziaria”? La storia ci insegna qualche cosa.

Negli ultimi vent’anni i vari governi che si sono avvicendati in Italia, di qualsiasi schieramento politico siano stati, ci hanno avuto imposto  tutti la stessa ricetta: 20% di tagli di spesa e  80% di nuove tasse.

Quindi il conto è presto fatto!! Aspettiamoci circa 10 miliardi di tagli di spesa pubblica! Ma cosa penseranno di tagliare?

Ovvio che gli F35 non si toccano! Neanche il Parlamento può opporsi, come ha ammonito il Consiglio supremo della Difesa in un comunicato, diffuso al termine di una riunione tenutasi al Quirinale e presieduta dal capo dello Stato, Giorgio Napolitano.

Tagli agli sprechi e ai privilegi? Difficile! visto che su questi si basa gran parte del consenso elettorale di alcune forze politiche.

Ma a questo punto viene da chiedersi…. Ma che fine ha fatto la spending review? Vi rispondo io.

La spending review  conteneva una serie di disposizioni mirate al contenimento della spesa pubblica corrente che avrebbero dovuto liberare  svariati miliardi di euro da destinare alla riduzione della pressione fiscale (ah! ah! ah!).

 Innanzitutto avrebbe dovuto occuparsi del costo del personale della pubblica amministrazione. La previsione era un taglio fino al 40% del personale amministrativo, arrivando ad “intaccare” anche gli organici delle forze armate.

Poi si sarebbe provveduto alla razionalizzazione del patrimonio pubblico riducendo le spese dei Ministeri, fino, addirittura, all’abolizione delle Province (????). .

Ad oggi di tutto ciò cos’è stato effettivamente realizzato? Praticamente nulla!!

 La “barzelletta” della “spending review” trova conferma nel fatto che dagli stessi documenti ufficiali della Finanza Pubblica risulta che i consumi intermedi della pubblica amministrazione sono previsti nel 2017 in aumento.

Una spending review che “espande” la spesa pubblica invece di ridurla!

Comunque resta sempre possibile la “ricetta greca”. Ingredienti? taglio di qualche migliaio di dipendenti pubblici ed ai “fortunati” che restano una bella riduzione a metà dello stipendio; cancellazione dell’assistenza sociale; limitazioni alle pensioni. Così ci saranno immediatamente disponibili  una decina di miliardi!

Peccato che  manchino ancora all’appello circa 40 miliardi l’anno per venti anni!!!!

Da dove si possono prelevare?

Ma dalla ricchezza degli italiani, naturalmente! Questa, da sempre, costituisce una preda golosa per i sempre affamati e ingordi burocrati.

In base ai dati resi noti da Bankitalia, sappiamo che il patrimonio degli italiani è costituito da:

Attività reali  per circa 6.000 miliardi di euro

Attività finanziarie per circa  3.500 miliardi di euro

Passività finanziarie per circa 900 miliardi di euro.

Queste due macro classi di attività, dedotte dalle passività, costituiscono la ricchezza netta degli italiani. Il suo ammontare è pari  circa a 8.600 miliardi di euro.

Qualche tempo fa, il Capo Economista della Commerzbank, Jörg Krämer,   ha auspicato l'applicazione di un'imposta patrimoniale del 15% sulle attività finanziarie in possesso dei risparmiatori italiani (titoli di stato, obbligazioni, depositi, e via dicendo). Questa era stata vista come un’ottima “ricetta” per  ridurre il debito pubblico entro il 100% in ragione del Pil.

Ora, se mai questa “ricetta” venisse applicata,  cerchiamo di capire come gli italiani potrebbero essere “depredati” dei loro risparmi.



Ricchezza mobiliare ed immobiliare delle famiglie italiane in miliardi di euro                                                                        

                                                                           

Abitazioni                                                        5.027

Fabbricati non residenziali e Terreni                    588

Oggetti di valore                                                 125

Impianti, macchinari, attrezzature, avviamenti       237

Totale                                                             5.977

E’ evidente come la parte prevalente della ricchezza è costituita da abitazioni ed è già tassata dall'IMU e da altre imposte. Le stesse imposte che gravano sui fabbricati non residenziali e sui terreni.

Gli oggetti di valore, essendo per lo più costituiti da beni non registrati (oro, gioielli, oggetti di antiquariato,  dentiera del nonno)  sfuggono alla possibilità di poter essere tassati, per il semplice fatto che il fisco  non ne conosce la collocazione e quindi la proprietà.

 Gli impianti, i macchinari, le attrezzature e  gli avviamenti, rientrando per lo più nelle disponibilità delle imprese per l'esercizio delle proprie attività,  potrebbero essere tassati, ma con un maggior aggravio sulle imprese stesse che già scontano livelli di prelievo fiscale vicino al 70%

I “furbacchiotti” che ci mal governano potrebbero nascondere il maggior prelievo fiscale rivalutando le rendite catastali (già abbondantemente rivisitate) e aggiungendo qualche punto percentuale  al prelievo (già esageratamente esoso) IMU. Ovviamente una tassazione di questo genere, anche solo di qualche punto percentuale,  farebbe precipitare il valore degli immobili.

Oltretutto, sempre i nostri “mal-governanti “sembra non sappiano che il possesso di  immobili non equivale al possesso della liquidità necessaria a pagare le imposte!

Quindi è ovvio che gli effetti di un intervento di questo genere sarebbero fortemente recessivi.

Certo che l’operazione sarebbe mascherata da una cortina fumogena “condita” ad hoc da esenzioni per prima casa (non si tocca!!), da una maggiore progressività ottenuta attraverso estrosi calcoli, e da detrazioni dal valore degli immobili gli eventuali mutui (no!! Dai!! stavo scherzando!! Non posso immaginare tanta…onestà!!).

Vediamo, ora, qualcosa sulla ricchezza finanziaria

Ricchezza finanziaria delle famiglie italiane in miliardi di euro                                                                                      

                                                                                           

Contanti                                                                         114

Depositi bancari e postali                                                983

Crediti commerciali                                                        100

Debito pubblico                                                             184      

Obbligazioni e titoli e fondi                                          1.488

Azioni e partecipazioni societarie                                    698

Riserve tecniche di assicurazioni                                     680

Prima strategia: togliere il denaro contante. E' chiaro che tassare il contante, fino a quando questo rimarrà tale, sarà  impossibile. Per questo motivo, buona parte  del mondo politico, con l’aiuto di giornalisti di parte, è favorevole ad una progressiva abolizione del denaro contante. In tal modo, obbligatoriamente, questo verrebbe depositato nelle banche e quindi diverrebbe individuabile da parte del fisco, facendo emergere nuova materia imponibile da colpire.

 Per quanto riguarda le riserve assicurative….beh lì c’è da stare   tranquilli, con  governi sempre più proni ai voleri dei potenti lobbies finanziarie!

Un’imposta patrimoniale feroce potrebbe, invece,  colpire i fondi pensione e i fondi assicurativi, verso i quali si è cercato di  attirare un gran numero  di risparmiatori con  la speranza di  integrare (o forse più realisticamente: sostituire)  la sempre più "insperata" pensione erogata  dai vari enti previdenziali.

Gli investimenti finanziari (ossia in titoli di stato, obbligazioni, fondi comuni, azioni ecc), per loro natura, si prestano ottimamente  ad essere colpiti dal fisco.

Ovviamente, come per gli immobili, anche in questo caso assisteremo alla caduta dei loro valori sui  mercati finanziari.

Per  i titoli di stato vale un ulteriore rafforzamento alle usuali diaboliche manovre fiscali.

Si potrebbe, cioè, operare una “compensazione” tra il  rendimento e il debito d’imposta che potrebbe  scaturire dalla sua tassazione; trasformando cosi il risparmiatore-creditore in contribuente-debitore. In tal modo diminuirebbero gli  interessi debitori previsti o, nel caso, il capitale alla scadenza del titolo potrebbe essere decurtato. E, senza eufemismi, definirei questa operazione un default mascherato da tassazione.

Le obbligazioni bancarie, potrebbero essere facilmente sottoposte ad untaglio, cosicché  il risparmiatore si ritroverebbe, involontariamente,  a contribuire al salvataggio di qualche banca di medie o grandi dimensioni  che potrebbe trovarsi in stato di difficoltà. Cipro docet!

Ma di soldi ne servono proprio tanti e per tanti anni!! E’ quindi possibile che si possa arrivare  alla vendita dei famosi “gioielli di Stato”.

Cosa farebbe  il buon padre di famiglia in questi casi? Venderebbe i propri beni al miglior offerente! Cosa fanno i nostri politici? Svendono ai loro migliori amici!!

Immaginate , però, che fortuna per i grandi investitori stranieri!! Potranno acquisire immobili, aziende, marchi, titoli azionari italiani a due soldi, anzi,….a due euro!!!

Non ci credete? Pubblicherò un post su questo argomento!

Chi ci guadagnerà da questi ipotetici (ma non troppo) interventi finanziari? Non certo gli Italiani!! Loro ne usciranno sicuramente devastati anche  peggio dei Greci. E la devastazione, si sa, è terreno fertile per i germi della violenza!!

Le soluzioni? Innanzitutto, rivedere al più presto i trattati europei e chiedere il conto a chi ci ha portato nel baratro (e anche oltre!!)!

E……tutto inizierà tra esattamente tra 538 giorni! Siete ancora in tempo!

 P.S  a tutto questo dobbiamo aggiungere i soldi (tanti!!) che dobbiamo all’Europa per aver aderito al MES …. Ma questa è un’altra storia …

martedì 2 luglio 2013

Verifica previsioni PYTHIA valide per il mese di Giugno 2013

Nel mese di  Maggio 2013 il nostro oracolo PYTHIA aveva fornito  nove previsioni sull’andamento dei seguenti  indici e valute valevoli per il mese di Giugno 2013. Tutte le previsioni si sono rivelate corrette, con una precisione quindi del 100.0%.

 Da inizio anno abbiamo  pubblicato sedici previsioni con una precisione del 100%.

Nel 2012 avevamo rese pubbliche 26 previsioni di cui 23 corrette.

 In totale tra il 2013 e il 2013 abbiamo rese note 42 previsioni di cui 39 corrette e 3 errate con una precisione del 92.8%.

 Le previsioni elaborate da PYTHIA vengono illustrate agli allievi durante i corsi di formazione tenuti dall’associazione EXPANDIT CULTURAE.

  https://sites.google.com/site/expanditculturae/eventi


SP500                   RIBASSISTA          ok
DOW JONES       RIBASSISTA          ok
NASDAQ             RIBASSISTA          ok
NIKKEY              RIBASSISTA          ok
DAX                     RIBASSISTA          ok
FTSE                    RIBASSISTA          ok
GOLD                  RIBASSISTA          ok
EUR/USD             RIALZISTA            ok

USD/YEN            RIBASSISTA          ok

Verification PYTHIA forecasts valid for the month of June 2013

In May 2013, our oracle PYTHIA had provided nine forecasts for the following indexes and cross rate valid for the month of June 2013. All predictions have proved correct, with an accuracy of 100.0%. 

Year to date we have published sixteen predictions with an accuracy of 100%.

In 2012 we published 26 provisions of 23 correct.

 In total, between 2013 and 2013, we announced 42 provisions of 39 correct and 3 wrong with an accuracy of 92.8%.

The forecasts produced by PYTHIA are shown to the students during the training courses held by the association  EXPANDIT CULTURAE.

 https://sites.google.com/site/expanditculturae/eventi

SP500                  BEARISH               ok
DOW JONES       BEARISH              ok
NASDAQ             BEARISH              ok
NIKKEY               BEARISH              ok
DAX                     BEARISH               ok
FTSE                    BEARISH               ok
GOLD                   BEARISH              ok
EUR/USD            BULLISH                ok
USD/YEN            BEARISH               ok