Chi siamo

Our main activity is Economy and Finance themes. We study the market development and the economical news coming from different countries in particular U.S., Europe and Japan. We elaborate all data by a software – Pythia – with the purpose to make forecasting about the trend of the most important Stock Exchange index and the process of the main currencies and commodities.

Il nostro pane quotidiano è lo studio di ciò che riguarda l'Economia e la Finanza. Seguiamo gli andamenti dei mercati e le notizie economiche provenienti dai vari paesi con particolare attenzione agli Stati Uniti, l'Europa ed il Giappone. Elaboriamo i dati tramite un software - Pythia - con lo scopo di effettuare previsioni sugli andamenti degli indici di borsa, sulle valute e sulle principali commodities.

PYTHIA takes the name by the priestess who pronounced the oracles at Delfi’s sanctuary.

In our case, take inspiration from the origin of the name, it is “our oracle” represented by an artificial neural Network with the purpose to pointout the future way of stock index, currencies and commodities.

PYTHIA trae il nome dalla sacerdotessa che pronunciava gli oracoli nel santuario di Delfi.

Nel nostro caso, ispirandosi all'origine del nome, rappresenta il "nostro oracolo" nelle vesti di una rete neurale artificiale

(ANN "Artificial Neural Network") che ha il compito di indicarci la direzione futura dei mercati azionari, delle valute e delle commodities.



mercoledì 31 ottobre 2012

Record assoluto del tasso di disoccupazione in Italia. (dati Istat)


Il tasso di disoccupazione a settembre è al 10,8%, in rialzo di 2 punti su base annua. E' il tasso più alto da gennaio 2004(inizio serie storiche mensili). Con riferimento alle serie trimestrali è il più alto dal III trimestre 1999.
Il numero dei disoccupati a settembre è di 2 milioni e 774 mila, si tratta del livello più alto dall'inizio delle serie storiche mensili (gennaio 2004) e dall'avvio di quelle trimestrali, ovvero dal quarto trimestre del 1992. E' quindi un record assoluto.
Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) a settembre è al 35,1%, in aumento di 1,3 punti percentuali su agosto e di 4,7 punti su base annua.

Per un approfondimento vedi post del 26 Ottobre

lunedì 29 ottobre 2012

In Italia la pressione fiscale ha raggiunto il 68.50%.


 Le tasse sono il prezzo che si deve pagare per una società civilizzata ma  per le imprese italiane il prezzo appare particolarmente salato. 
 Dai dati elaborati dagli esperti risulta che in Europa il nostro paese continua a guidare la classifica dell'indice di carico fiscale complessivo per le aziende (il total tax rate), con un peso pari al 68,6% dei profitti commerciali, rispetto a una media europea del 44,2% e mondiale del 47,8%.  
Con questo carico fiscale come faranno le nostre imprese a competere con le aziende estere? E’ come se pretendessimo che la Ferrari vinca il Gran Premio di formula uno …… dopo avergli sgonfiato le gomme!
Nessuna  speranza di un miglioramento per il prossimo futuro.  Le analisi storiche mettono in evidenza che durante le fasi di crisi e di economia debole il costo del fisco per le imprese aumenta, in quanto il carico fiscale tende a rimanere rigido mentre gli utili si contraggono.
Dobbiamo anche pensare all'impegno e dispersione di tempo necessario per adempiere ai propri doveri fiscali.  Infatti solo per il calcolo e il rispetto delle scadenze, in Italia  dobbiamo impegnare  ben 285 ore (35.6 giorni lavorativi), ovvero 60 ore in più della media europea (222) e contro una media di 209 ore all'interno dell'area Ocse.
Ricapitolando, poco meno del 70% dei profitti commerciali finisce in tasse e ci vuole quasi un mese e mezzo di lavoro per calcolare il quantum da pagare.
Ergo meglio fare il politico che l’imprenditore, non è vero Mister Batman?



venerdì 26 ottobre 2012

Analisi del tasso di disoccupazione.


Continuiamo  l’analisi dell’operato dei nostri governanti esaminando il tasso di disoccupazione.

Questo è un altro parametro fondamentale per giudicare lo stato di salute economica e sociale di un paese.

Nella seguente tabella abbiamo riportato i dati inerenti il tasso di disoccupazione dell’Italia e dell’UE

                                                                           ITALIA                  UE                         Diff. Italia UE

Dini/Prodi                          1996                     11.2%                   10.2%                   1.0%

Prodi                                   1997                     11.2%                   10.0%                   1.2%

Prodi/D'Alema                  1998                     11.3%                   9.5%                     1.8%

D'Alema                             1999                     10.9%                   9.2%                     1.7%

D'Alema/Amato               2000                     10.0%                   8.8%                     1.2%

Amato/Berlusconi           2001                     9.0%                     8.6%                     0.4%

Berlusconi                          2002                     8.5%                     8.9%                     -0.4%

Berlusconi                          2003                     8.4%                     9.1%                     -0.7%

Berlusconi                          2004                     8.0%                     9.3%                     -1.3%

Berlusconi                          2005                     7.7%                     9.0%                     -1.3%

Berlusconi/Prodi              2006                     6.8%                     8.3%                     -1.5%

Prodi                                   2007                     6.1%                     7.2%                     -1.1%

Prodi/Berlusconi              2008                     6.7%                     7.1%                     -0.4%

Berlusconi                          2009                     7.8%                     9.0%                     -1.2%

Berlusconi                          2010                     8.4%                     9.7%                     -1.3%

Berlusconi/Monti             2011                     8.4%                     9.7%                     -1.3%

Monti                                  1 sem 2012         10.4%                   10.2%                   0.2%

                                                          

media                                                               8.9%                     9.0%                     -0.2%


All’inizio del periodo 1996 il tasso di disoccupazione in Italia era maggiore di un punto percentuale rispetto alla media europea. Questa differenza si è ulteriormente ampliata nel biennio successivo, più per merito dell’Ue che per demerito del’Italia. Infatti mentre da noi il tasso di disoccupazione è rimasto sostanzialmente invariato (11.2%), la media  europea è scesa dal 10.2% al 9.5%.


Nel 1998 tocchiamo il massimo di differenziale negativo che arriva al 1.8%, da allora con D’Alema si inverte il trend. Il 2002 è l’anno del sorpasso (presidenza Berlusconi) in Italia il tasso di disoccupazione è sceso all' 8.5% contro una media europea del 8.9% .

Anche negli anni successivi facciamo meglio dei partner europei toccando il minimo nel 2007 con 6.1%. Al governo c’era Prodi.

Tutti bravi quindi? Tutti tranne uno. L’Egitto ha avuto le sue piaghe noi la nostra. Con il “Governo dei Tecnici” la disoccupazione ha avuto un balzo del 2% in un solo anno. Nello stesso periodo in Europa la disoccupazione  è aumentata dello 0.5%. Monti è riuscito a fare quattro volte peggio della media Europea.

Un altro record negativo di questo Governo, peggiore degli altri per quanto riguarda l’andamento del PIL-vedi post precedente - addirittura pessimo per la disoccupazione.

mercoledì 24 ottobre 2012

Debito pubblico Italia


Peggiora la situazione del debito pubblico dell’Italia che, dati Eurostat, è salito al 126.1%. Peggio di noi soltanto la Grecia 150.3%.

Analisi dell’andamento del Pil


Analisi dell’andamento del Pil e confronto tra i Presidenti del Consiglio dei ministri.

Qualche allievo mi ha chiesto un giudizio, strettamente economico, riguardo i vari Governi che si sono succeduti  negli ultimi anni.

Un primo indicatore è dato, senza dubbio, dall’andamento del PIL, o meglio ancora, andamento del nostro  PIL  in confronto alla media UE.

Analizziamo i dati:

PIL ITALIA UE Diff. Italia UE
Dini/Prodi 1996 1.1% 1.8% -0.7%
Prodi 1997 1.9% 2.8% -0.9%
Prodi/D'Alema 1998 1.4% 2.9% -1.5%
D'Alema 1999 1.5% 3.0% -1.5%
D'Alema/Amato 2000 3.7% 3.9% -0.2%
Amato/Berlusconi 2001 1.9% 2.1% -0.2%
Berlusconi 2002 0.5% 1.3% -0.8%
Berlusconi 2003 0.0% 1.5% -1.5%
Berlusconi 2004 1.7% 2.5% -0.8%
Berlusconi 2005 0.9% 2.1% -1.2%
Berlusconi/Prodi 2006 2.2% 3.3% -1.1%
Prodi 2007 1.7% 3.2% -1.5%
Prodi/Berlusconi 2008 -1.2% 0.3% -1.5%
Berlusconi 2009 -5.5% -4.3% -1.2%
Berlusconi 2010 1.8% 2.1% -0.3%
Berlusconi/Monti 2011 0.4% 1.5% -1.1%
Monti 1 sem 2012 -2.1% -0.1% -2.0%
Media 0.7% 1.8% -1.1%


Il dato sconsolante è che nessun primo ministro è riuscito a fare meglio della media UE. Mediamente l’Italia ha perso più dell’un percento annuo.

Comunque proviamo  a stilare una classifica  tra i  singoli
crescita PIL Diff. Italia UE
Amato 2.8% -0.2%
Dini 1.1% -0.7%
Berlusconi 0.3% -1.0%
D'Alema 2.2% -1.1%
Prodi 1.2% -1.2%
Monti -0.9% -1.6%

Il migliore, o se preferite, il meno peggio è stato il Presidente Amato.

Il peggiore in assoluto è il Governo Monti. Sembra un paradosso,  il governo dei tecnici fa molto peggio dei già scarsi Governi dei politici.