Chi siamo
Our main activity is Economy and Finance themes. We study the market development and the economical news coming from different countries in particular U.S., Europe and Japan. We elaborate all data by a software – Pythia – with the purpose to make forecasting about the trend of the most important Stock Exchange index and the process of the main currencies and commodities.
Il nostro pane quotidiano è lo studio di ciò che riguarda l'Economia e la Finanza. Seguiamo gli andamenti dei mercati e le notizie economiche provenienti dai vari paesi con particolare attenzione agli Stati Uniti, l'Europa ed il Giappone. Elaboriamo i dati tramite un software - Pythia - con lo scopo di effettuare previsioni sugli andamenti degli indici di borsa, sulle valute e sulle principali commodities.
PYTHIA takes the name by the priestess who pronounced the oracles at Delfi’s sanctuary.
In our case, take inspiration from the origin of the name, it is “our oracle” represented by an artificial neural Network with the purpose to pointout the future way of stock index, currencies and commodities.
PYTHIA trae il nome dalla sacerdotessa che pronunciava gli oracoli nel santuario di Delfi.
Nel nostro caso, ispirandosi all'origine del nome, rappresenta il "nostro oracolo" nelle vesti di una rete neurale artificiale
(ANN "Artificial Neural Network") che ha il compito di indicarci la direzione futura dei mercati azionari, delle valute e delle commodities.
PYTHIA takes the name by the priestess who pronounced the oracles at Delfi’s sanctuary.
In our case, take inspiration from the origin of the name, it is “our oracle” represented by an artificial neural Network with the purpose to pointout the future way of stock index, currencies and commodities.
PYTHIA trae il nome dalla sacerdotessa che pronunciava gli oracoli nel santuario di Delfi.
Nel nostro caso, ispirandosi all'origine del nome, rappresenta il "nostro oracolo" nelle vesti di una rete neurale artificiale
(ANN "Artificial Neural Network") che ha il compito di indicarci la direzione futura dei mercati azionari, delle valute e delle commodities.
giovedì 14 febbraio 2013
What they have in common Italy and Greece?
The Greek parliamentary elections were held June 17, 2012. Consultations have taken place only a month after the previous election, after which he had not been able to establish any parliamentary majority.
In Greece, there was a collapse of the two major parties, then, of those parties that had supported the austerity measures took by 'European Union and the International Monetary Fund. Forecasts vote for Italy foresee a drop of the Democratic Party, of the PDL and of the 'UDC parties who supported the government of technicians.
Greece, like Italy, was until recently led by a government of experts, headed by former central banker Papademos, confidant of supranational powers (remind you of anything?)
Papademos has resigned before the natural end of the legislature, even Monti has not reached the natural end of the mandate.
Greece is crushed by a massive public debt that will not be able to repay, and this is a problem that affects primarily its main creditors, or large European banks. The same concerns also related to Italy, do you remember what always repeated television, newspapers and politicians? ...... "We were on the brink of the abyss" (yes and now we have made a step forward: -2.7% GDP, debt / GDP 127.3% 104,000 businesses close between failures and liquidations, the highest unemployment, the housing market collapsed).
Papademos, the premier technical, was placed at the head of the government to ensure firsthand that some of this debt was recovered, Monti also had to ensure the repayment of loan maturities.
In his short tenure, the former central banker has done nothing but follow the letter of the charges that came from the ECB and the IMF, strangling with tax and cuts an economy already in a deep coma, and picking up from the assets of individuals as value was possible. In Italy more taxes, increase VAT, establishment of the IMU, the TARES another blow similar to IMU postponed until this summer for electoral reasons, increases in excise taxes on fuel and more.
Papademos was a trustee in bankruptcy. Giving up his seat, the former prime minister greek has hinted that his task was concluded, that there was nothing more to be collected, the population had been squeezed to the maximum. Monti instead re-nomination .... good sign still need to strip the flesh off.
In Greece, the technicians are made by, and left the country in the hands of a jumble of parties that clearly have no any possibility of a bailout.
How it will end in Italy ?
Cosa hanno in comune l’Italia e la Grecia?
Le elezioni parlamentari greche si sono tenute il 17 giugno 2012. Le
consultazioni sono avvenute solo dopo un mese dalle precedenti elezioni, a
seguito delle quali non si era potuta costituire alcuna maggioranza
parlamentare.
In Grecia si è avuto un crollo dei due partiti maggiori,
quindi, di quei partiti che avevano appoggiato le misure di austerità volute
dall’ Unione Europea e dal Fondo Monetario Internazionale. Le previsioni di voto per l’Italia prevedono
un calo del Pd, del Pdl e dell ‘UDC i partiti che hanno appoggiato il Governo
dei tecnici.
La Grecia al pari dell’Italia, era fino a poco prima guidata
da un governo di tecnici, facente capo all’ex banchiere centrale Papademos,
uomo di fiducia dei poteri sovrannazionali ( vi ricorda qualche cosa?)
Papademos si è dimesso prima del termine naturale della legislatura,
anche Monti non ha raggiunto la scadenza naturale del mandato .
La Grecia è schiacciata da un enorme debito pubblico che non
sarà in grado di ripagare, ed è questo un problema che interessa in primis i
suoi principali creditori, ovvero le grandi banche europee. Le stesse preoccupazioni
riguardavano anche l’Italia, vi ricordate cosa
ripetevano sempre la televisione, i giornali ed i politici ? …… “eravamo sull’orlo
del baratro” (si e ora abbiamo fatto un passo in avanti: pil -2.7% , debito/pil 127.3%, 104.000 aziende
chiudono tra fallimenti e liquidazioni, disoccupazione ai massimi, mercato
immobiliare crollato).
Papademos, il premier tecnico, venne posizionato a capo del
governo per garantire in prima persona che parte di questo debito fosse
recuperato, anche Monti doveva garantire il rimborso delle scadenze dei
prestiti.
Nel suo breve mandato, l’ex banchiere centrale non ha fatto
altro che seguire alla lettera le imposizioni che arrivavano dalla BCE e dal
FMI, strangolando con tasse e tagli una economia già in coma profondo, e
raccattando tra il patrimonio dei singoli cittadini quanto più valore fosse
possibile. In Italia più tasse, aumento di IVA, istituzione dell’IMU, la TARES
un’altra stangata simile all’ IMU rinviata a questa estate per motivi
elettorali, aumenti di accise sui carburanti e altro ancora.
Papademos è stato un curatore fallimentare. Rinunciando al
suo posto, l’ex premier greco ha fatto intendere che il suo compito era
concluso, ovvero non c’era più niente da raccogliere, la popolazione era stata
spremuta al massimo. Monti invece si ricandida …. buon segno ancora c’è da
spolpare.
In Grecia i tecnici si sono fatti da parte, ed hanno
lasciato il paese in mano ad una accozzaglia di partiti che palesemente non
hanno nessuna possibilità di attuare un qualsivoglia piano di salvataggio.
In Italia come andrà a finire?
It does not stop the recession of the Italian economy
It does not stop the recession of the Italian economy, as evidenced by the data on GDP ISTAT.
The preliminary estimate of economic growth in the fourth quarter was a fall on a quarterly basis equal to -0.9% and amounted to -2.7% on an annual basis.
The decline is the result of the decrease in the value added in all sectors of economic activity: agriculture, industry and services.
Happy Valentine's Day
Non si arresta la recessione dell’economia italiana
Non si arresta la recessione dell’economia italiana, lo
confermano i dati sul Pil diffusi dall’Istat.
La stima preliminare
sulla crescita economica nel quarto trimestre segnala una contrazione su base
trimestrale pari a -0,9% e pari a -2,7% su base annuale.
Il calo è la sintesi
della diminuzione del valore aggiunto in tutti i comparti di attività economica:
agricoltura, industria e servizi.
Buon San Valentino
The euro zone economy in the last three months
The euro zone economy in the last three months of 2012 was worse of the forecasts of those economists hirelings responsibility for disseminating news sweetened.
The decline was deep despite some "learned" from time seeing light at the end of the tunnel, and who knows ....... perhaps felt even rumors that suggested to be the anointed of the Lord, the Savior of the Fatherland, Prophet of the Banks and the Euro Paladino.
Gross domestic product in the EU has decreased by 0.6% from the previous quarter and fell by 0.5% relative to the end of 2012.
Italy and Spain pay more than others for their weakness with a contraction in GDP in the fourth quarter of 0.9% for the first and 0.7% for the second.
So while the ECB President Mario Draghi "sees signs of positive contagion and the improvement in financial conditions throughout the region," (The ECB is seeing the end of the crisis since January 2012) the domestic demand in the euro zone is likely to remain depressed fiscal policies in many countries, by the terms of credit, unemployment, and the low purchasing power of consumers, all this must be added the Cyprus problem which is becoming more pressing.
Andamento dell'economia della zona euro
L'economia della zona euro negli
ultimi tre mesi del 2012 è andata peggio
delle previsioni di quegli economisti
prezzolati incaricati di diffondere notizie
edulcorate.
Il declino è stato
profondo nonostante qualche “dotto” vedesse da tempo luci in fondo al tunnel e chi sa ....... forse sentiva anche voci che gli suggerivano di essere l’unto del Signore
, Salvatore della Patria, Profeta delle Banche e Paladino dell’Euro.
Il prodotto interno lordo, nella UE ha registrato una
contrazione del 0,6% rispetto al trimestre precedente ed è sceso dello 0,5% in relazione a tutto il 2012.
Italia e Spagna pagano più degli altri la loro debolezza con
una contrazione del Pil nel quarto trimestre pari allo 0.9% per la prima e
dello 0.7% per la seconda.
Così, mentre il presidente della Bce Mario Draghi “vede segni di contagio positivo e il
miglioramento delle condizioni finanziarie in tutta la regione”, ( la BCE stà
vedendo la fine della crisi dal gennaio 2012) la domanda interna in tutta la
zona euro è destinata a rimanere depressa dalle politiche di bilancio di molti
paesi, dalle condizioni del credito, dalla disoccupazione, e dal limitato potere
d'acquisto dei consumatori, a tutto questo va aggiunto il problema Cipro che si
fa sempre più pressante.
mercoledì 13 febbraio 2013
Tra una promessa elettorale e l’altra ci avviciniamo alla bancarotta del sistema Italia.
Il 2012 per le aziende italiane non si è chiuso affatto
bene. 12.000 sono i fallimenti, 2.000 le procedure non fallimentari e 90.000 le
liquidazioni. Oltre 104 mila imprese sono entrate in crisi o hanno dovuto
chiudere i battenti.
Si tratta di un valore che supera quello già elevato del
2011 (+2,2%).
I dati di Cerved Group mostrano che nel 2012 la recessione
ha avuto un impatto notevole nel comparto dei servizi pari al +3,1% e nelle
costruzioni al +2,7%, mentre la manifattura - anche se con un numero di
fallimenti che resta a livelli critici - ha registrato un calo rispetto al 2012
(- 6,3%).
Dal punto di vista dei territori, le procedure sono
aumentate nel Nord Ovest (+6,6%) e nel Centro (+4,7% , ma sono rimaste ai
livelli dell'anno precedente nel Sud e nelle Isole (‐0,4%). Nel Nord Est i casi
sono invece diminuiti (‐ 4,3%), un dato compensato dall'incremento forte delle
liquidazioni e che ha portato il totale di chiusure in quell'area a superare quota
20 mila (+8,6% sul 2011).
Il fenomeno delle liquidazioni volontarie ha riguardato
tutta l'economia: se si considerano le "vere" (non contando le
cosiddette scatole vuote) società di capitale, vanno registrati aumenti con
tassi a due cifre nel terziario (14%), nelle costruzioni (13,8%) e
nell'industria (13,1%).
Dal 2009 si contano più di 45 mila fallimenti. Il numero
maggiore ha riguardato imprese del terziario, 21.000, ma i dati indicano che è
stata l'industria a pagare il conto più salato alla recessione: il totale delle
societa' di capitale manifatturiere che sono fallite tra il 2009 e il 2012 sale
al 5,2% di quelle che avevano depositato un bilancio valido all'inizio del
periodo considerato, contro una percentuale pari al 4,6% nelle costruzioni e al
2,2% nei servizi.
Per completare il quadro aggiungo il grafico della produzione industriale italiana.
domenica 3 febbraio 2013
Verification PYTHIA forecasts valid for the month of January 2013
In December
2012, our oracle PYTHIA had provided seven forecasts for the following indexes
valid for the month of January 2013. All predictions have proved correct, with
an accuracy of 100.0%. The forecasts produced by PYTHIA are shown to the
students during the training courses held by the association EXPANDIT CULTURAE.
SP500
BULLISH ok
DOW JONES BULLISH ok
NASDAQ BULLISH ok
NIKKEY BULLISH ok
DAX
BULLISH ok
FTSE
BULLISH ok
OIL
BULLISH ok
Verifica previsioni PYTHIA valide per il mese di Gennaio 2013
Nel mese di Dicembre
2012 il nostro oracolo PYTHIA aveva fornito
7 previsioni sull’andamento dei seguenti
indici valevoli per il mese di Gennaio 2013. Tutte le previsioni si sono
rivelate corrette, con una precisione quindi del 100.0%. Le previsioni
elaborate da PYTHIA vengono illustrate agli allievi durante i corsi di
formazione tenuti dall’associazione EXPANDIT CULTURAE.
SP500
RIALZISTA corretta
DOW
JONES RIALZISTA corretta
NASDAQ
RIALZISTA corretta
NIKKEY
RIALZISTA corretta
DAX
RIALZISTA corretta
FTSE
RIALZISTA corretta
OIL
RIALZISTA corretta
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venerdì 1 febbraio 2013
Partito Democratico Regolamento Finanziario Coordinamento territoriale di Siena
Partito Democratico Regolamento Finanziario Coordinamento
territoriale di Siena
APPROVATO ALL’
UNANIMITA’ ASSEMBLEA PROVINCIALE 29
settembre ’08
CAPITOLO VI
Art. 28 – Doveri degli eletti, designati e nominati
Gli eletti e/o
nominati presso enti pubblici e gli incaricati e designati presso altri
soggetti pubblico o privati, ai sensi dell’ art. 23 comma 2 dello statuto
nazionale nonché dall’ art. 36 comma 8 dello statuto regionale hanno il dovere di contribuire al finanziamento del partito,
versando alla tesoreria una quota dell’indennità e degli emolumenti derivanti
dalla carica ricoperta con i criteri e nella misura di cui ai successivi
articoli.
Il mancato o
incompleto versamento del contributo previsto dal regolamento finanziario
territoriale, è causa di incandidabilità a qualsiasi altra carica o e designazione da parte del Partito Democratico
e comporta comunque l’applicazione di cui al successivo articolo 37, con le
modalità ivi previste.
Ai sensi e in applicazione
del regolamento nazionale per il
tesseramento, in osservanza del presente
regolamento è giusta causa per la sospensione del rilascio
dell’adesione il non aver adempiuto agli obblighi di contribuzione al partito stabiliti in questo
regolamento.
Art. 31 –
Contribuzioni da eletti a cariche istituzionali o nominati in enti, società e aziende, senza ricorso all'aspettativa
non retribuita.
In conformità con le norme statutarie e regolamentari,
nazionali e regionali, gli iscritti al Partito Democratico, o aderenti ai
gruppi del Partito Democratico, eletti e/o nominati a cariche istituzionali, o
nominati in enti, società e aziende, sono
tenuti a versare un contributo, non inferiore al 30% della indennità di carica
o dei gettoni e/o medaglie di presenza, calcolato sul lordo del percepito.
Statuto del Partito Democratico Approvato
dalla Assemblea Costituente
Nazionale
il 16 febbraio 2008
Articolo 23.
(Doveri degli eletti)
1. Gli eletti si impegnano a collaborare lealmente con gli
altri esponenti del Partito Democratico per affermare le scelte programmatiche
e gli indirizzi politici comuni.
2. Gli eletti hanno
il dovere di contribuire al finanziamento del partito versando alla tesoreria
una quota
dell’indennità e degli emolumenti derivanti dalla carica ricoperta. Il mancato
o in‐
completo versamento
del contributo previsto dal Regolamento di cui all’articolo 37, comma 2, è
causa di
incandidabilità a qualsiasi altra carica istituzionale da parte del Partito
Democratico.
Articolo 37.
(Regolamento finanziario)
1. Il Regolamento finanziario è approvato dal Coordinamento
nazionale con il voto favorevole
della maggioranza assoluta dei suoi componenti.
2. Il Regolamento finanziario disciplina le attività
economiche e patrimoniali del partito, definisce i rapporti con le strutture
regionali e delle province autonome, la quota di iscrizione, la ripartizione
dei rimborsi regionali e delle province autonome e il sostegno finanziario degli eletti alle attività politiche del
Partito Democratico.
Statuto del Partito
Democratico della Toscana Approvato
all’unanimità in assemblea
28 Giugno 2008
Articolo 36. (Doveri degli eletti)
8. Gli eletti hanno
il dovere di contribuire al finanziamento del partito versando alla
tesoreria una quota
dell’indennità e degli emolumenti derivanti dalla carica
ricoperta. Il mancato
o incompleto versamento del contributo previsto dal
regolamento
finanziario regionale, è causa di incandidabilità a qualsiasi altra carica
istituzionale da
parte del Partito Democratico.
AMEN
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eletti,
finanziario,
partito democratico,
pd,
siena
Aumentano i poveri in Italia ….. e nel frattempo …… a luci spente ……….
Il tetto ai super stipendi nella pubblica amministrazione
sara' innalzato a 302.937 euro con un aumento del 3,1% rispetto al 2012. E'
quanto emerge da una circolare della Funzione pubblica sui limiti retributivi.
Nel 2011 il trattamento era a quota 293.658 euro (usato come riferimento per il
2012).
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