L'economia della zona euro negli
ultimi tre mesi del 2012 è andata peggio
delle previsioni di quegli economisti
prezzolati incaricati di diffondere notizie
edulcorate.
Il declino è stato
profondo nonostante qualche “dotto” vedesse da tempo luci in fondo al tunnel e chi sa ....... forse sentiva anche voci che gli suggerivano di essere l’unto del Signore
, Salvatore della Patria, Profeta delle Banche e Paladino dell’Euro.
Il prodotto interno lordo, nella UE ha registrato una
contrazione del 0,6% rispetto al trimestre precedente ed è sceso dello 0,5% in relazione a tutto il 2012.
Italia e Spagna pagano più degli altri la loro debolezza con
una contrazione del Pil nel quarto trimestre pari allo 0.9% per la prima e
dello 0.7% per la seconda.
Così, mentre il presidente della Bce Mario Draghi “vede segni di contagio positivo e il
miglioramento delle condizioni finanziarie in tutta la regione”, ( la BCE stà
vedendo la fine della crisi dal gennaio 2012) la domanda interna in tutta la
zona euro è destinata a rimanere depressa dalle politiche di bilancio di molti
paesi, dalle condizioni del credito, dalla disoccupazione, e dal limitato potere
d'acquisto dei consumatori, a tutto questo va aggiunto il problema Cipro che si
fa sempre più pressante.
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