sabato 28 settembre 2013

Complimenti la Troika colpisce ancora

L’Università di Atene chiude per i tagli
Il Senato dell’Università Nazionale  di Atene (EKPA) nella sua sessione straordinaria del 23 settembre 2013 riscontra:

l’ oggettiva e assoluta impossibilità dell’Università di Atene di svolgere le sue funzioni didattiche, di ricerca e amministrative;
che l’incomprensibile insistenza del ministero della pubblica istruzione e delle religioni, delle riforme amministrative e dell’e-government in scelte che minano direttamente l’istruzione superiore delle nuove generazioni in Grecia, che sono la sostanziale speranza per superare la crisi sociale e finanziaria nei prossimi anni, non può in nessun modo essere accettata.
che i ministeri della pubblica istruzione e delle riforme con calcoli di contabilità infondati e approssimazioni, indegni delle istituzioni responsabili di uno stato civile, e nella più totale opacità, emarginano la prima università del paese e dei Balcani, che offre ininterrottamente dal 1837 un importante contributo per la didattica, la ricerca e la società, contribuendo allo sviluppo del paese.
Il Senato, quindi, decide di ricorrere ai tribunali competenti del paese e a quelli europei, sulla base dei suoi diritti costituzionali e delle Convenzioni Internazionali sullo spazio comune nell’istruzione superiore.

Il Senato dell’Università Nazionale  di Atene informa con mestizia l’opinione pubblica che l’Università di Atene è costretta contro la propria volontà a dover cessare l’immatricolazione di nuovi studenti, lo svolgimento degli appelli, le sessioni di laurea e in generale qualsiasi altra attività accademica e sociale, nonché dell’impossibilità di adempiere ai suoi compiti internazionali.

Il Senato infine rivolge una calorosa richiesta a qualunque istituzione competente affinché anche all’ultimo momento vengano sospese le dolorose misure a danno dell’Università di Atene.


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