martedì 25 settembre 2012


Il Consiglio dei Ministri (n 46 del 20/09/2012) si è riunito oggi alle ore 15.30 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente del Consiglio, Mario Monti.

Segretario il Sottosegretario di Stato alla Presidenza, Antonio Catricalà.

Il Governo ha aggiornato oggi le stime sulla crescita e i conti pubblici per il periodo 2012-2015 rispetto ai dati comunicati nel Documento di economia e finanza dello scorso 18 aprile. A causa del peggioramento dello scenario internazionale,( la politica economica del Governo basata essenzialmente sull’inasprimento fiscale non ha avuto alcun effetto negativo???? E’ solo colpa di una sfortunata congiuntura internazionale?) in particolare della zona euro, nel 2012 è prevista una contrazione del Pil del 2.4 per cento (previsione precedente -1.5% evidentemente anche alla Bocconi sfornano somari) e nel 2013 la crescita dovrebbe essere leggermente negativa ( Interessante l’uso del termine “crescita negativa” , ad esempio il  conto corrente di molti italiani crescerà negativamente fino a finire in profondo rosso). L’anno prossimo infatti, a causa dell’effetto di trascinamento del calo registrato nel corso del 2012, è previsto una contrazione dello 0,2 per cento. Nel 2014-2015, invece, è prevista una crescita rispettivamente dell’1,1 per cento e dell’1,3 per cento grazie all’ aumento della domanda interna ed esterna in virtù degli effetti positivi delle riforme strutturali per rilanciare l’economia. (quanto è affidabile una previsione a due anni  dal momento che  non riescono ad effettuare una previsione decente a pochi mesi?)

Fonte governo.it

Forniamo qualche dato inerente il 2012 in modo da poter  giudicare serenamente l’effetto della “sciagurata congiuntura internazionale” così abilmente controbilanciata dalle manovre “Salva Italia”

Iniziamo dai consumi energetici dati forniti dal ministero sviluppo economico:

Consumi petroliferi                       -8.6%

Consumi gas                                   -2.1%

Consumi energia elettrica           -1.4%

Consumiamo meno energia perché produciamo di meno.

Ora vediamo come va con l’inflazione dati Istat

Inflazione                                         +3.2%

Prezzi beni energetici                    +14.9%

L’incremento dei beni energetici è dovuto in larga misura alla tassazione su Iva e accise

Ora inizia il bagno di sangue!!

Dati della produzione industriale fonte Istat

Produzione industriale                 -6%

Fatturato industriale                     -3%

Ordinativi all’industria                  -11.2%

Un vero tracollo per l’industria italiana dovuto soprattutto al collasso del mercato interno causato dall’inasprimento fiscale (Salva Italia)

Consumi interni e investimenti

Immatricolazione automobili     -19.9%

Richieste mutui               -43%

Fatturato sul mercato interno    -6.3%

Produzione nelle costruzioni      -13.7%

Commercio al dettaglio -1.4%

Sembrano dati di economia da guerra!!

Ora parliamo di occupazione fonte Istat

…. Meglio di no altrimenti viene da piangere


Comunque al Governo sono ottimisti sul futuro ……  sarà un mio limite, sarà che ho Saturno contro, ma non riesco a cogliere i dati che motivano il loro ottimismo.